CONFLITTI: L’ATTENZIONE DELL’UE SU NIGERIA, SUDAN, SIRIA E ALTRI “FRONTI”

(Sir Europa – Bruxelles) – Si moltiplicano i fronti sui quali si mobilita l’Unione europea sul piano dell’emergenza umanitaria e della giustizia. Il primo è rappresentato dalla Nigeria: l’escalation di violenze contro le comunità cristiane delle ultime settimane ha portato alla decisione di inserire una discussione urgente nel corso del Consiglio dei ministri degli esteri dei 27 che si riunirà il 25 giugno. La decisione è stata accompagnata da una dichiarazione dell’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune, Catherine Ashton, la quale ha condannato “gli attacchi spregevoli contro le chiese in Nigeria”, esprimendo le condoglianze alle vittime e ai familiari e confermando “la propria determinazione ad aiutare le autorità nigeriane a consegnare i responsabili alla giustizia”. La posizione dell’Ue è di rafforzare la lotta al terrorismo e di prevenire “una spirale di violenza, che è ciò che i terroristi vogliono provocare”. Allo stesso modo l’Ue segue gli sviluppi delle tensioni in Sudan, anche queste all’attenzione del Consiglio e sul quale è recentemente intervenuto l’Europarlamento. Tibet, Congo, Guinea Bissau sono altri casi in cui, secondo l’Unione, occorre accostare l’azione politica e diplomatica a quella degli interventi umanitari e della cooperazione allo sviluppo

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