Copti, gli auguri di Benedetto XVI a Tawadros | Mondo | www.avvenire.it

Il giorno del suo sessantesimo compleanno il vescovo Tawadros diventa il 118/mo papa della chiesa copta ortodossa egiziana. Il suo nome è stato estratto a sorte da un bimbo bendato nel corso di una elaborata cerimonia che si è svolta nella cattedrale di san Marco al Cairo e pone fine ad un interregno di quasi nove mesi dalla scomparsa a marzo del suo predecessore Shenouda III. Nello stesso periodo si è consolidata la presenza delle forze islamiche al potere in Egitto e ora il nuovo papa, che si insedierà il 18 novembre col nome di Tawadros II, dovrà traghettare la più grande comunità cristiana in Medio Oriente, circa otto-dieci milioni di persone, verso un futuro visto pieno di incognite e che ha portato già migliaia di copti ad emigrare all’estero.Tawadros, laureato in farmacia e considerato molto vicino al papa che fino ad oggi ha retto la chiesa ad interim, il vescovo Bakhomious, è conosciuto per la sua capacità teologica e per il suo rapporto con i giovani e per la sua volontà di dialogo con i musulmani. Secondo i media egiziani preferisce essere una colomba, tenendo la chiesa fuori dalla politica, dandole principalmente un ruolo pastorale, e non di attore politico, in linea col suo predecessore. Lo si intuisce dalle prime parole pronunciate in una calca di monaci entusiasti nel monastero di Wadi Natrouh dove ha atteso l’esito dell’estrazione. “Sono al servizio di tutto il popolo, musulmano e cristiano e la mia priorità è di sistemare la casa dall’interno in cooperazione con tutti” ha detto il nuovo patriarca , la cui elezione è stata accolta con immediati segnali di disponibilità da parte delle massime autorità politiche e religiose islamiche in Egitto.

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