Costantino e l’Editto di Milano: l’inizio della libertà religiosa | UCCR

di Marco Fasol*
*professore di storia e filosofia

Ci stiamo avvicinando all’anniversario dell’Editto di Milano, promulgato dall’Imperatore Costantino nel 313 d. C. , e la stampa nazionale inizia ad occuparsi di questo evento veramente decisivo per la storia occidentale. Ho letto con interesse, al riguardo, l’articolo Perché Costantino scelse il dio dei cristiani?  Pubblicato su Il sussidiario net  del 26 agosto, a firma di Alfredo Valvo. Ricordo i contenuti assai diversi di tanta stampa laicista e di romanzi fuorvianti come il Codice da Vinci di Dan Brown. In quest’ultimo thriller, di successo mondiale, Costantino era presentato addirittura come il “responsabile” della divinizzazione di Gesù Cristo! Un’evidente deformazione ideologica che ci lascia intuire di quanta scarsa simpatia goda l’Imperatore Costantino agli occhi della cultura laicista. Cerchiamo invece di esporre con uno sguardo più oggettivo il grande contributo dell’Editto costantiniano, una vera pietra miliare per l’Occidente.
Semplifico la questione per rendere in modo più efficace la novità dell’Editto. Qual era il rapporto tra religione e politica nell’epoca precedente? Si può dire che in tutte le civiltà antiche vi era un legame molto stretto tra questi due ambiti della vita umana. Nell’antica Roma l’Imperatore era Pontifex Maximus e rappresentava dunque la massima autorità religiosa, oltre che ovviamente la massima autorità politica. Se noi guardiamo retrospettivamente la storia romana ritroviamo lo stesso schema. E’ impensabile nella civiltà romana una religione autonoma e indipendente dall’autorità politica. Lo storico Tito Livio ha fotografato bene la strutturale dipendenza della religione dal potere politico, definendola instrumentum regni. In altre parole l’Imperatore promuoveva ovunque il culto della sua persona nella consapevolezza che la sua divinizzazione costituiva un supporto importantissimo per imporre l’obbedienza ai suoi sudditi. Caio Giulio Cesare è stato il primo imperatore ad essere proclamato divino, dopo la morte. Poi, a partire da Ottaviano Augusto è diventato un titolo immancabile la divinità imperiale. Il divus Augustus, il divino Augusto era il titolo ricorrente in tutte le festività, in tutte le celebrazioni dei giochi imperiali, in tutte le città dell’Impero.

Cliccare sul link per continuare a leggere: Costantino e l’Editto di Milano: l’inizio della libertà religiosa | UCCR.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Varie. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.