CRISTIANI PERSEGUITATI/ Amin (Cnn): gli islamici in Egitto non hanno pietà dei bambini

venerdì 5 ottobre 2012

Due bambini cristiani di dieci e nove anni sono stati incarcerati in Egitto per avere urinato su alcuni sacchetti di cellophane, all’interno di uno dei quali c’erano delle pagine di Corano. E’ l’incredibile vicenda avvenuta in Egitto, nel governatorato di Beni Suef. I due minorenni si chiamano Nabil Naji Riz e Mina Nadi Faraj, entrambi analfabeti, e a sorprenderli è stato l’imam Ibrahim Mohamed Ali. Ilsussidiario.net ha intervistato Shahira Amin, giornalista televisiva egiziana ed ex vicedirettore della rete pubblica Nile Tv dalla quale si è dimessa nel febbraio 2011 per protestare contro il modo in cui era seguita la rivoluzione egiziana.

Amin, adesso anche in Egitto si arrestano i bambini con l’accusa di blasfemia …

Questi arresti sono uno scandalo e un disastro, innanzitutto perché si tratta di minorenni. Abbiamo avuto una rivoluzione per ottenere la libertà ma in Egitto, per motivi culturali, tutto ciò che ha a che fare con la religione è un tabù, soprattutto se si tratta di una mancanza di rispetto nei suoi confronti. In Occidente gli insulti alla religione sono considerati libertà d’espressione, qui invece la cultura non accetta nulla del genere.

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