Cristianofobia: persecuzioni in Mongolia e India – CR – Agenzia di informazione settimanale

Può anche darsi che in Vaticano non interessi, ma in Mongolia un suo sacerdote “sotterraneo”, Padre Ding Zhanmin, è stato costretto dai funzionari dell’Ufficio Affari Religiosi, che lo hanno scortato, a lasciare la sua parrocchia a Beishaliang, per tornare con la forza in campagna, a Xilin Gol, a fare la vita del contadino.Premi in denaro e aiuti per la parrocchia gli erano stati offerti, nel caso avesse accettato di abbracciare l’”Associazione patriottica”. Niente da fare, per cui lui è stato rimosso e la sua parrocchia passerà a sacerdoti della comunità ufficiale, gettando i fedeli nello sconforto e nella confusione.

Intanto, in India troppi attacchi contro la minoranza cattolica, negli ultimi mesi: il grido d’allarme lo ha levato l’arcivescovo di Bhopal, in Madhya Pradesh, mons. Leo Cornelio, nel corso dell’omelia per la Domenica delle Palme, tenuta nella chiesa parrocchiale di Lourdes Mata.

Tra gli episodi più violenti si registrano quelli a Satna contro un gruppo di cantori, a Ratlam dove radicali indù han cercato di imporre il culto della “Madre India” in una scuola cattolica, infine a Ujjain ai danni di un ospedale cattolico.

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