Custode di Terra Santa: “un cristiano non può avere paura del male” – Aleteia

Il Custode di Terra Santa, ospite del Meeting di Rimini, spiega cosa vuol dire per un cristiano del Medio Oriente che “Il Destino non ha lasciato solo l’uomo”. #meeting14

“L’uso della forza non risolve nulla, soprattutto senza una prospettiva di ricostruzione, a tutti i livelli: sociale, civile, economico.” Sono le parole cariche di certezza di Padre Pierbattista Pizzaballa ofm, Custode di Terra Santa dal 2004, oggi protagonista al Meeting di Rimini nell’incontro “Il potere del cuore. Ricercatori di verità.”

In Medio Oriente la religione è identità
“Medio Oriente luogo di convivenze? Sì, certamente più di ogni altra parte del mondo. Mi spiego con una realtà che tutti conosciamo.” afferma il Custode “Se in Italia, o in un Paese europeo, in Occidente, capita di vivere un momento di incontro/dialogo con persone di altre fedi e tradizioni religiose, generalmente è all’interno di una cornice che ne smussa gli angoli, che ne enfatizza le virtù: noi vogliamo vedere il meglio e loro vogliono offrirci il meglio di sé. In Medio Oriente quando s’incontra un ebreo, un musulmano, un copto, un armeno, ciascuno resta se stesso.”

Poi aggiunge che “la fede non è solo un’esperienza religiosa personale, ma è anche definizione di un’identità personale e sociale. La religione è determinante, sia in senso strutturale, sia in senso storico, culturale ed umano. In Medio Oriente la religione entra in tutti gli aspetti della vita quotidiana, pubblica e privata, e la permea in profondità.”

Il male non ha l’ultima parola
Pizzaballa poi va oltre i bilanci della complicata situazione medio orientale. “Lo sguardo che dobbiamo avere su quanto accade ha sempre bisogno di essere redento, non può fare a meno della Provvidenza. La barca di Pietro sempre sballottata dalle onde, e c’è sempre qualcuno − anche sulla barca − che crede di sapere meglio cosa fare. Ma il cristiano sa molto bene che il male non è l’ultima parola del mondo e che anche se Satana dà battaglia, non può comunque vincere.”

Il Custode comprende le difficoltà di chi sceglie di andarsene: “Se da un lato, quello umano, comprendo, dall’altro cerco di far capire le ragioni importanti per restare. Ma sempre con molto rispetto e comprensione, perché poi bisogna anche essere concreti, non solo richiamare un ideale.

Solidarietà reale
Allo stesso tempo ci tiene a sottolineare il bene che c’è e che si vede. “La città di Aleppo, in Siria, è da mesi senza acqua e l’unica salvezza sta nei pozzi privati. Non tutti possono averlo, ovviamente. E poi, mancando anche l’elettricità (non più di due ore al giorno), è anche impossibile attingere l’acqua, se si è privi di un generatore. A sua volta il gasolio per il generatore è quasi introvabile e comunque è costosissimo… È insomma impossibile per una famiglia normale venirne fuori, cioè è impossibile per la quasi totalità della popolazione rimasta. Sono le istituzioni principali ad avere la possibilità del pozzo: moschee, chiese, ospedali, e così via. Ho visto personalmente cristiani e musulmani in fila in chiesa per avere l’acqua e cristiani portare acqua ai vicini musulmani e viceversa.
Nel nostro convento del Terra Sancta College di Aleppo non c’è generatore, ma il vicino musulmano ne ha uno. Gli altri vicini, tutti musulmani, fanno la colletta per il gasolio, il vicino mantiene il generatore e i frati attingono l’acqua per il quartiere.”

E’ possibile volersi bene
Dalle sue parole emerge qual è il vero bisogno delle popolazioni colpite dai conflitti e dalle persecuzioni: “Abbiamo bisogno di tutto in Medio Oriente” risponde Pizzaballa “ma soprattutto di credere ancora che è possibile volersi bene. Le testimonianze ci dicono che, nonostante tutto, questa forza vive ancora.”

Conclude con una richiesta a chi, come noi, vive in una pace duratura: “Dove aiutarci a voltare pagina e a non essere schiavi dei nostri bilanci”.

sources: ALETEIA

Fonte: Custode di Terra Santa: “un cristiano non può avere paura del male” – Aleteia.

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