Prende le distanze dalla frase “l’omosessualiatà non è irreversibile” il professore Enrico Pavanello, l’insegnante di religione veneziano finito nella bufera e in una lettera che riproduciamo integralmente qui sotto assieme alla nota di accompagnamento diramata dal Patriarcato di Venezia, spiega che quell’appunto e il resto della documentazione fornita agli studenti “era la sintesi di varie e numerose letture, recensioni, articoli, saggi, riferimenti a format conosciuti dai giovani, che non esprimono – sottolinea – il mio pensiero”.
“Ritengo doveroso e opportuno dichiarare che il mio intento – scrive Pavanello – non era assolutamente quello di offendere o di attaccare qualcuno, come è stato scritto e che la polemica che si è accesa, a mio avviso, è slegata dal contesto reale”. “Il testo che, senza nessuna autorizzazione – rileva – è girato via web, non è un volantino, ma è la sintesi di varie e numerose letture, recensioni, articoli, saggi, riferimenti a format conosciuti dai giovani, che non esprimono il mio pensiero”. “La mia intenzione – aggiunge Pavanello – era quella di fornire agli studenti materiali su cui innestare un dibattito su un argomento chiesto dagli stessi allievi. Evidenzio che il testo non è mai stato discusso, ma solo consegnato per una lettura personale, per far emergere obiezioni, domande, riflessioni, nuovi approfondimenti da affrontare nelle lezioni successive”. “Proprio perché era una raccolta di materiali da sviluppare – dice ancora -, è stato scritto a mano senza le dovute citazioni e di questo me ne rammarico e mi scuso; ma sottolineo che il testo era da considerarsi semplicemente un foglio di lavoro e tutti i riferimenti in esso contenuti non sono mie considerazioni personali”.
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