DOMANDE E DUBBI LEGITTIMI DOPO IL FESTIVAL BIBLICO DI VICENZA. UNA LETTERA IN REDAZIONE

Dopo la pubblicazione dell’articolo “Perché i cattolici sono così impegnati a farsi del male?”, nel quale si parlava dell’esibizione della signora Marzano al “Festival biblico” di Vicenza, è giunta in Redazione la lettera che pubblichiamo:

 Caro Direttore,

sabato 8 giugno ho mollato marito e figli con un po’ di difficoltà (sono un discreto numero) e, da Padova, ho preso il treno per Vicenza, perché desideravo vivere in diretta l’ossimoro: l’ardito mix di una lectio magistralis tenuta da una onorevole professoressa abortista sfrenata, in seno a un evento organizzato in ambiente cattolico e nominato “biblico”.

L’esito della missione è stato disperante. Non solo e non tanto perché l’illustre cattedratica è riuscita a parlare per un’ora del nulla, fondato sul nulla (la domanda che sorge spontanea è come possa costruirsi mediaticamente un personaggio, appunto, sul nulla), quanto perché il padrone di casa, che insiste a dirsi cattolico e che usurpa la copertura della Bibbia, ha applaudito compiaciuto e festante senza dire bah. E, ancor più, ha zittito autoritativamente, con l’appoggio veemente e insultante di un pubblico di cui non si coglie l’orizzonte, le voci isolate di un paio di coraggiose persone presenti che hanno osato porre qualche domanda scomoda, assai scomoda, semplicemente perché cattolica. Quelle due-tre persone, aggredite dalla massa gioiosa dei presenti, accorsi a vedere la paladina di Repubblica e della “casta degli intellettuali”(ipse dixit), erano un disturbo irritante alla serata di svago, vuoto ma acculturato.

Alla fine mi chiedo, soprattutto come madre di cinque esseri in rapido apprendimento della realtà:  volendo crescerli con in testa qualche principio cattolico, magari non disdegnando l’ipotesi che esista (sì, davvero!) una Verità, come fare a tenerli ben distanti dai “cattolici” e dalle loro esibizioni? Come fare a spiegare loro che c’è Dio, ci sono i dieci comandamenti che Dio ha dato all’Uomo, c’è un Cristo fattosi uomo per redimerci e salvarci; ma che poi, poi ci sono i “cattolici”, che dal loro pulpito predicano il contrario, o direttamente o per interposta persona?

E la signora Marzano? Ha diritto di spargere le sue perle di saggezza? Certo che sì! Siamo in democrazia (per certi versi). Ma allora monsignor Ampelio Crema, il direttore paolino, chiami il suo festival “festival del dialogo”. Serbando la Bibbia ad altri usi, senza profanarne la sacralità.

Elisabetta Frezza

Cara Elisabetta,

vorrei davvero poter rispondere alle tue domande di madre pensosa dell’educazione cattolica dei figli. Purtroppo la situazione di confusione in cui versa tanta parte della Chiesa è sotto gli occhi di tutti e di certo dobbiamo pregare perché il Signore illumini tanti Pastori che non brillano davvero per coraggio e chiarezza.

Di sicuro però c’è un primo passo che possiamo, e aggiungerei “dobbiamo”, fare, ossia quello che fai tu stessa con la tua lettera: chiedere a voce alta che si smetta di contrabbandare per “cattolico” qualsiasi evento in cui si mischiano personaggi di ogni tendenza e ideologia. La chiarezza potrà solo giovare a tutti, magari anche a quanti confondono il “dialogo” con il sincretismo, la rinuncia all’apostolato e quindi, in definitiva, con la resa al relativismo.

Paolo Deotto

Fonte: DOMANDE E DUBBI LEGITTIMI DOPO IL FESTIVAL BIBLICO DI VICENZA. UNA LETTERA IN REDAZIONE.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Europa, Occidente apostata e contrassegnata con , , , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.