Don Salvatore Lazzara : Brevi risposte all’anticlericalismo

 

 

Propaganda anticlericale
 
Molto interessanti le riflessioni di Antonino Maccarrone sull’anticlericalismo: L’avversione al Clero si manifesta quale fenomeno storico particolarmente acuto nelle regioni d’Italia comprese nell’antico Stato Pontificio. Esso è associato ad un atteggiamento ostile alla Trascendenza, al Cristianesimo, al mondo cattolico coi suoi dogmi, i riti, la morale, la tradizione, la struttura giuridica. Remotamente deriva dall’Umanesimo paganeggiante, dalla Pseudo-Riforma protestante, dalle correnti filosofiche confluite nell’Illuminismo. Anticlericalismo che si è venuto definendo col formarsi degli Stati moderni succeduti alla Rivoluzione francese.
L’anticlericalismo può significare anche la giustificata avversione ai lati negativi della psicologia del Clero (errori umani e giammai errori della Chiesa, come è successo con la questione della pedofilia), ogni volta che le comuni passioni umane sono state il fermento di una sua condotta moralmente biasimevole e spesso anche odiosa, in contrasto con l’eccelsa santità del Sacerdozio cattolico. La Chiesa stessa, sotto questo riguardo, può dirsi «anticlericale», come ha sempre dimostrato la sapienza della sua legislazione canonica e specialmente la severità delle sue sanzioni contro ministri indegni.
Che cos’è l’ignoranza? E’ la carenza di nozioni che bisognerebbe avere (il cattolico non può essere ignorante in fede e morale); mentre, se non si è tenuti ad acquistarle, si parla di “nescienza”; nessuno infatti è obbligato e capace di sapere tutto. L’ignoranza è colpevole quando è volontaria e superabile (non ci sono limiti evidenti, ostativi), nel qual caso equivale al rifiuto del bene e sottende insincerità e malafede.

Fonte: Don Salvatore Lazzara : Brevi risposte all’anticlericalismo.

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