Don Salvatore Lazzara : Lo stupro delle parole

 

Ecco cosa diventeremo…
Continua l’informazione sui pericoli del DDL. Nelle ultime ore l’onorevole Roccella, ha postato sulla pagina FB la seguente dichiarazione: “Il disegno di legge sull’omofobia, licenziato dalla Commissione Giustizia, più che tutelare i diritti di una minoranza restringe pericolosamente la libertà di espressione della maggioranza. Aver scelto la legge Mancino come strumento per introdurre un nuovo reato costituisce un rischio per la libertà di pensiero e anche di associazione, piuttosto che una tutela di omosessuali e transessuali da violenze e discriminazioni. Nell’ansia di correggere gli evidenti limiti di questo testo, si può fare però perfino peggio: introdurre una “clausola di salvaguardia” rispetto al reato di opinione in cambio di un’ulteriore aggravante, renderebbe infatti questa legge ancora più illiberale. Non credo che un partito come il nostro, profondamente garantista, possa accettare un rimedio peggiore del male. L’unica soluzione è abbandonare la legge Mancino e tornare all’impostazione della proposta Brunetta-Carfagna”. 
Precedentemente è stato stilato un comunicato stampa il 06 Agosto 2013,  afirma degli onorevoli Roccella e Pagano: “La legge sull’omofobia e la transfobia è una legge ‘bavaglio’ inaccettabile il cui iter, nelle ultime settimane, è stato a dir poco scandaloso. La discussione generale di ieri è avvenuta in Aula a notte fonda, in concomitanza con i lavori in Commissione, con un contingentamento dei tempi assolutamente non adeguato ad un provvedimento di portata storica quale è questo. A ciò si somma che il parere della commissione Affari costituzionali non è stato recepito all’interno del corpus del provvedimento e che la discussione in commissione Giustizia è avvenuta parimenti di notte, mentre gli emendamenti presentati, anziché essere esaminati, sono stati ‘contingentati’ e ridotti ad un numero risibile. Tutto ciò conferma come questa legge nasca liberticida e, se queste sono le premesse, ci chiediamo cosa potrebbe accadere in seguito a provvedimento in vigore” . Nessuno dica più che si tratti di un problema di natura confessionale. La sinistra vuole fare una legge di bandiera rivolta a una parte minoritaria ma militante dei suoi sostenitori. E’ necessario che le forze realmente democratiche e liberali intervengano per evitare che si riduca lo spazio della libertà di pensiero, di espressione e di associazione garantite fin ora dalla nostra Costituzione”.Di seguito il link del comunicato stampa:
 
Il popolo di Manif Pour Tous
Accanto alle dichiarazioni di coloro che protestano, continua la campagna denigratoria delle solite lobby. Attaccano su tutti fronti, inventando menzogne. Il motto dei sistemi totalitari per convincere le masse era: se uno dice una bugia nessuno crede, se invece la cominciano a dire due, tre, diventa mezza verità. E’ quello che fanno per imporre il pensiero unico alla società. Cercano di fare leva “sul sentimento pietoso” della gente. Tanti affermano “che male c’è?”, per far passare il decreto come qualcosa di innocente. Sorge spontanea una domanda semplice: visto che vorrebbero introdurre il reato di  omofobia, processando e condannando coloro che non condividono   “l’amore contro natura” significa che, prima o poi, introdurranno anche i reati di  lesbofobia, bisexfobia,  transfobia, stuprofobia, ecc…?. Esaminiamo su quale terreno culturale e sociale si inserisce l’approvazione della legge. Risponde Gianluca Russo: Anche cominciare concetti è diventato difficile. Ad una determinata espressione non tutti danno la stessa spiegazione. La tran significazione del linguaggio non aiuta a comprendere fino in fono la pericolosità a cui siamo esposti dalla cultura liquida dominante. Quando si dialoga, soprattutto su temi importanti, non è detto che entrambe le parti alle parole assegnano lo stesso significato! Assistiamo allo lo stupro delle parole, per giustificare le azioni e gli obiettivi che si vogliono raggiungere. Alcuni esempi:
1) “Aborto” è diventato “interruzione volontaria della gravidanza”;
2)“Eutanasia” è già diventata “Dolce morte” o “Suicidio assistito” (sarebbe stato più corretto definirlo con la parola “favoreggiato”);
3) “Famiglia con genitori omosessuali” diventa “Famiglia arcobaleno”… ma una domanda mi sorge spontanea: se dovessimo associare un colore ai due sessi, non sarebbe più corretto definire “arcobaleno” le famiglie con genitori eterosessuali rispetto a quelle “monocromatiche” con genitori dello stesso sesso? Anzi due persone dello stesso sesso come possono definirsi “genitori” (ossia coloro che generano) se non procreano un fico secco con la loro unione? Potrei continuare all’infinito, si stravolge il vocabolario per camuffare la verità, per propinarci una truffa intellettuale. Tutto per ribaltare il senso delle cose. Ma il capolavoro dello stupro letterale è di oggi: “Mamma surrogato” o “Utero in affitto” ora diventano “Gestazioni per altri” (un franchising per intenderci). In questo orrendo articolo, condizionato dalla inumana coscienza della giornalista, si vuol far intendere che la “gestazioni per altri” sia un atto di generosità. Si tende a far credere che una mamma possa ospitare un bambino nel suo ventre, senza che lo possa sentire suo (e soprattutto senza che il bambino stesso possa sentire come propria madre, il corpo che lo ospita e lo nutre). Tutto ciò, allo scopo di negare che si tratti di una vera e propria cessione del neonato: infatti come si può cedere qualcosa (o meglio, qualcuno) se non lo si sente proprio? Si vuole far intendere che la “gestazione per gli altri” sia un atto di grande generosità: dopotutto una mamma che regali, ad altri, la “cosa” a lei più preziosa è normale che sia riconosciuto come un atto altruista. La “donna gestante per altri” lo fa per fare contenti i due individui “committenti”, falsamente denominati “genitori”. Sarebbe tutto condivisibile se quella “cosa” regalata non sia in realtà un essere umano, soggetto di diritti e non solo “oggetto di diritti altrui”. Ma, la giornalista si è mai chiesta cosa ne penserà il bambino stesso? Cosa proverà il bambino, quando, da adulto, capirà che è stato ceduto come un pacco regalo? Ma come ca..o ci siamo ridotti fino a questo punto?  Ecco questo articolo, sì che sarebbe da punire con la galera. E’ una vera e propria istigazione alla cessione di bambini. Altro che omofobia. Scalfarotto, se ci sei (o ci fai?) batti un colpo! Leggi di più clicca sul link:
don Salvatore Lazzara

Fonte: Don Salvatore Lazzara : Lo stupro delle parole.

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