«È importante #collaborare» – Marcia nazionale per la Vita

«È importante #collaborare»

DSC_0988(di Giuseppe Brienza su La Croce del 12-05-2015) Si è conclusa con uno straordinario successo di popolo, proveniente dall’Italia e dal mondo, la quinta edizione della V “Marcia Nazionale per la Vita”, tenutasi questa domenica a Roma in un afoso pomeriggio a tutti gli effetti estivo. La cifra dei partecipanti, diffusa dalle autorità e ripresa anche da agenzie accreditate come “Adn Kronos”, è di oltre 40 mila partecipanti, tra i quali moltissimi giovani, famiglie, sacerdoti, religiosi e religiose.
L’anno scorso, sempre nel mese di maggio, erano stati sempre 40 mila quelli che avevano sfilato a Roma per la “Marcia Nazionale per la vita”. Alla quarta edizione di questa iniziativa pro life “senza se e senza ma”, il corteo partì nella mattinata di Domenica e si chiuse in piazza San Pietro, per il saluto di Papa Francesco. L’aver confermato questo 10 maggio gli stessi numeri del 2014 è
stato sicuramente un successo per gli organizzatori, considerando che l’orario di convocazione della quinta Marcia era un po’ infelice (le 14), e il percorso destinato non ad abbracciare il Pontefice, ma a sentire un discorso della portavoce della Marcia, Virginia Coda Nunziante, in un palco nascosto nella poco prestigiosa area parcheggio di piazza Bocca della Verità.

L’anno scorso, poi, Bergoglio scese fra i partecipanti, marciò un po’ con loro e, con parole non di circostanza, li incoraggiò ad andare «È importante #collaborare» Un incoraggiamento innervato di una raccomandazione è giunta da Papa Francesco ai 40mila manifestanti che domenica hanno sfilato nelle strade di Roma in difesa della vita e contro le leggi che la minacciano. Serve dunque coesione per essere incisivi sulla sordina dei media. Più uniti si può avanti. Questa Domenica il Papa ha rivolto un saluto ai manifestanti durante il “Regina Coeli”, ma quasi 2 ore prima che la Marcia
iniziasse. L’invito, poi, è stato quello all’unità, considerando che nel comitato organizzatore ci sono stati “sfilacciamenti” e incomprensioni.

«È importante collaborare insieme per promuovere la vita», ha raccomandato Francesco e, sinceramente, ci pare di dover rivolgere questo appello anche al Movimento per la vita italiano, la cui promozione dell’evento e rappresentanza “in Marcia”, diciamo così, non è che sia stata così evidente…. Non sono mancati invece tanti meravigliosi volontari delle centinaia di Centri e Servizi
di Aiuto alla Vita d’Italia (i c.d. CAV e SAV) che, in effetti, “tirano la carretta” ogni giorno per cercare tra mille problemi e difficoltà di salvare concrete vite umane innocenti di bimbi concepiti (e, con loro, anche le rispettive madri).

È quindi sceso anche quest’anno senza troppa attenzione della politica e dei grandi media il sipario della quinta edizione di questa kermesse che, nata in sordina nel 2011, è partita Domenica alle ore 14.00 da via della Conciliazione, per concludere il suo percorso come detto in piazza della Bocca della Verità, cioè nel centro storico di Roma. La prima “Marcia Nazionale per la vita” si era tenuta 4 anni fa nel piccolo centro di Desenzano del Garda, in provincia di Verona, vedendo solo un centinaio di partecipanti, laici e religiosi e, fra questi ultimi, una nutrita schiera dei Frati Francescani dell’Immacolata, allora guidati dal fondatore padre Stefano Maria Manelli. Anche quest’anno la schiera più consistente di religiosi che si è vista alla Marcia è stata quella dell’Istituto “commissariato”
da ormai due anni dal cardinale João Braz de Aviz, prefetto della “Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica”.

Le finalità della manifestazione, risuonate nelle testimonianze e nei discorsi, sono rimaste quelle delle origini della “Marcia per la vita”, quando cioè a guidare il movimento c’erano, fra gli altri, i giornalisti ed attivisti pro life Francesco Agnoli ed il compianto Mario Palmaro. Quindi «testimoniare l’amore per la vita, dal suo concepimento alla morte naturale, senza compromessi».

Alla manifestazione sono intervenuti anche dall’estero, in particolare una nutrita delegazione dei movimenti pro-vita e pro-famiglia della Romania, che hanno vivacizzato la Marcia persino con una banda di orchestrali, tutti giovani ed entusiasti. Alla mobilitazione romana, dopo il clamoroso appoggio ricevuto dal Papa l’anno scorso, sono arrivate molte adesioni dal mondo della Chiesa “ufficiale”, sebbene i vari cardinali e vescovi abbiano partecipato soltanto “in pectore”. Eccezion fatta per il patrono del sovrano militare Ordine di Malta, Card. Raymond Leo Burke, che è un “habitué” della manifestazione.

La portavoce nazionale Virginia Coda Nunziante, nel discorso di chiusura, ha evidenziato «Il rifiuto categorico di ogni compromesso che non riguarda solo l’aborto, ma si estende ad ogni forma di violazione della legge morale, perché questa legge morale, la legge divina e naturale, non conosce eccezioni, è assoluta, in quanto inscritta nella coscienza di ogni essere umano». Con Lei e tutti gli organizzatori della prossima Marcia, che è stata preannunciata a Roma per la seconda domenica di maggio 2016, ci uniamo per rivolgerci «a tutte le madri d’Italia e del mondo per dire loro: ribellatevi a questa cultura di morte, ribellatevi a questa dittatura del relativismo e del nichilismo. Alzate la bandiera della vita spirituale e morale.

E voi, padri di queste creature innocenti, non rassegnatevi, non rendetevi complici di questo delitto, combattete con noi per cancellarlo dalla storia». Altre benemerite iniziative – ricordiamo tra
le molte la marcia di Biella e quella di Palermo – hanno chiamato nelle scorse settimane a raccolta credenti e non per questa grande battaglia in difesa della vita umana innocente. A quando un impegno corale di tutta la comunità cristiana della nostra Italia? Solo con l’unità di intenti (e di organizzazione) potremmo tentare di trasformare quella che è al momento una “resistenza” in
una controffensiva. Prossimo appuntamento in questo senso, il 13 giugno a Roma: Palalottomatica. Noi collaboratori e lettori de “La Croce” ci saremo tutti!

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