E’ veramente una “licenza di uccidere” l’eutanasia ?

Dopo il clamoroso classico risultato, “aborto” delle recenti elezioni politiche, anche se apparentemente potrebbe risolversi verso nuove elezioni, il mondo dell’elettorato, quello che si à astenuto dal voto, in una parola il popolo italiano ecco trovarsi davanti ad un progetto che vedrebbe una donna, appartenente ad una posizione politica (per di più oggi non eletta e per anni seduta sugli scranni della res pubblica), ad essere individuata a diventare Presidente della Repubblica.

Non è difficile aver fatto “ carriera politica” passando la vita nel Palazzo dal 1976 al 2013, con un intermezzo di Commissariamento Europeo, mandato assegnatole dal Governo Berlusconi.

Insomma dalle affermazioni dei diritti umani sparsi per il mondo, dopo una campagna a favore del divorzio, di molteplici inutili referendum abrogativi (quasi indotti per il loro costo alla “disperazione economica”), dagli aborti senza vita : si è arrivati all’eutanasia .

Lungi da noi il pensare che non debba essere una donna a Capo dello Stato, ma sia una persona che dia uno Stato armonioso che contribuisca a creare, per quello che le sia concesso, un mondo di pace, giustizia, speranza e di sviluppo umano nel segno della solidarietà, del rispetto verso l’uomo/donna, verso la vita e non verso l’eutanasia l’ultima “forma” di un mostruoso “disegno sociale” !

Gira, gira, rigira… : questa parola (eutanasia) risuona quasi sempre nell’ambito delle attività sociali, politiche e quotidiane, che al mondo delle persone oneste non piace !

Ma in breve, rientriamo nel presente e cerchiamo di conoscere quelle vicende umane, quelle tragedie, quelle vicissitudini che vorrebbero “spingere” la società ad essere selettiva sulla vita e sulla morte dei suoi membri, comunque trattandosi di vero omicidio, una omissione di soccorso.

http://digilander.libero.it/cristianiperservire/pdf/Petizione%20al%20Parlamento%20Italiano.pdfhttp://digilander.libero.it/cristianiperservire/News2011/050911.htm

Siamo, perché convinti sia come cattolici e come cittadini, per una vera difesa della dignità dell’uomo dalla nascita fino alla morte naturale, ma ora in presenza del voler introdurre una mascherata eutanasia, chiarita attraverso la n/s Petizione nonché evidenziata dai vari solleciti al Parlamento Italiano ed a quello Europeo, si vuol conoscere la verità !

Queste “anomalie”, se vere, costituiscono un omicidio intenzionale, “una licenza di uccidere” in contrasto con l’etica sociale e con Ippocrate, il padre della medicina, che adottava il principio l’uomo è ministro ed interprete della natura, se ad essa non obbedisce, ad essa però non comanda” : in una parola la medicina ed il dovere del medico sono di proteggere la salute, guarire le malattie, alleviare le sofferenze, confortare nel rispetto della libertà la dignità della persona.

Ma cosa è l’eutanasia ?
E’ il procurare ( per non dire imporre, come si tenta di fare !) la morte alle persone la cui vita potrebbe essere compromessa da una malattia inguaribile, da una menomazione congenita, da una condizione di natura psichica e fisica .

Dove è ammessa ?
( da notizie dei mass media) : in Albania, Belgio, Canada (negli Stati Manitoba ed Ontario), Cina, Colombia, Danimarca, Germania ( se richiesta dall’interessato), Lussemburgo, Paesi Bassi, Regno Unito, Svezia, Thailandia, USA (negli Stati dell’Oregon e Washington).

In Italia vi sono stati dei “casi” :

1.)    Elena Moroni, in coma irreversibile in ospedale, il marito stacca il respiratore (21:6:1998 ) ;

2.)    Giovanni Nuvoli, malato di sclerosi laterale amiotrofica, muore a seguito dello sciopero di sete e fame dallo stesso adottato (23.7.2007);

3.)    Piergiorgio Welby chiede lo stacco dal respiratore, dopo alterne vicende muore il 20.12.2006 ;

4.)    Eluana Englaro in stato vegetativo persistente il padre ne chiede l’interruzione dal trattamento di sostegno dell’alimentazione ed idratazione. Il decreto della Corte d’Appello di Milano, confermato in Cassazione, decide la “esecuzione” e muore nel febbraio 2009. ( in contrasto con l’art.25/f della “Convenzione sui Diritti delle Persone con Disabilità” dell’ONU A/61/611 del 6 dicembre 2006) .

In USA :

1.) Terri Schiavo in stato vegetativo persistente, la Corte Suprema dello Stato della Florida autorizzò il marito a sospendere l’alimentazione forzata (2005).

Il problema morale è chiarire il concetto ed il contenuto, ma di fronte ad atteggiamenti di rifiuto dell’accanimento terapeutico, del dolore non necessario, del testamento biologico (cioè autodeterminazione del paziente, provvedimento ancora sospeso ed incerto nel Parlamento Italiano), si corre il grave rischio che dal considerare la così detta pietàs per le sofferenze insopportabili, si possa passare alla legalizzazione della vita senza valore , “considerazione” che potrebbe coinvolgere disabili psichici, fisici, malati terminali, anziani e persone non autosufficienti.

Il “budget del ricoverato”, come l’ho “battezzato” cioè quella “forma” di risparmio che pare avvenga negli ospedali dettata dalle “striminzite” risorse finanziarie attribuite per le spese sanitarie dalle leggi finanziarie, ora dal “famoso” decreto 2011 “salva Italia” ( o spending review ) per il riordino del bilancio pubblico, comunque la parola d’ordine sarebbe : spendere meno, restringere i tempi di degenza, persino per fasce d’età .

Mentre il precipuo intento deve essere quello di garantire il diritto a continue e specifiche cure nelle strutture ospedaliere ad ogni “persona” fino al compimento della vita terrena .

http://www.agensir.it/pls/sir/v3_s2doc_b.quotidiano?tema=Quotidiano&argomento=dettaglio&id_oggetto=230471

Una incivile e vergognosa discriminazione, se vera, a danno, ripeto, delle persone psico-fisiche, anziani, opersone in fase terminale, dove il Parlamento ancora oggi, 2013, non ha risposto alla mia Petizione !

Comunque la posizione in Europa, di certi Stati in tema di vita, è in contrasto con la Convenzione Europea del 1999 che vieta espressamente ogni forma di eutanasia, come nel 1987 a Madrid e nel 1992 a Marbella l’Associazione medica mondiale si è espressa contro l’introduzione dell’eutanasia, una omissione di soccorso reato contemplato dal n/s Ordinamento Giuridico.

La “Raccomandazione” n.776/1976 dell’Assemblea del Consiglio d’Europa afferma che il medico deve placare le sofferenze e che non ha diritto di accelerare il processo di morte”.

A fronte di queste posizioni internazionali brevemente delineate, si pone il cristiano alla luce della Fede, si pone l’uomo della strada nel senso del vivere, si pone la società che attende condizioni umane capaci di assicurare l’assenso ad ogni vita, anche la più inutile e senza valore.

Vorrei inoltre citare una Sentenza della Corte Amministrativa Federale Tedesca del 16 gennaio 1964, la quale rifiuta il principio dell’eutanasia e della legalizzazione in tema di uccisione dei malati psichici dove “ogni uomo, anche il malato nella propria costituzione psichica ha il diritto ad essere rispettato nella sua dignità umana”.

Alle considerazioni cui giunge l’uomo della strada, che rifiuta categoricamente i giochi politici ed elettoralistici, alle famiglie nelle quali insiste un malato psico-fisico ed alla società in genere che vuole proteggersi dalle molteplici condizioni instabili, ci appare inopportuna l’analisi” e la metodologia nella sensibilizzazione che a volte ci viene dalla politica, che rifiuta un dialogo su questa tematica !

Con tutto il rispetto che abbiamo verso questi “malati”, occorre ascoltarli ed aiutarli affinché anche la vita di un morente diventi accettabile aspettando che la natura compia il suo ciclo naturale.

Ci pare, a nostro modesto parere, che una priorità come quella di questo grave ed urgente disagio sociale sia assoluta, perché la inadeguatezza della normativa esistente dovrebbe essere recepita con una massima attenzione sul piano sociale e legislativo con una regola giuridica chiara e risolutiva, una legge-quadro di riordino, alla luce ed all’evidenza dei “casi” dove una perversa “autorizzazione” ha deciso ( con una Sentenza di far morire di fame e di sete : caso Englaro ed altri ), perché su queste umane vicende nessuno nelle “alte sfere” si degna di puntare il dito.

Altro che designare in anticipo chi sarà il Presidente della Repubblica ! E’ la figura morale sulla quale l’opinione pubblica ci conta !

E con le parole del Beato Giovanni Paolo II° :” Andiamo avanti con speranza!”

Previte

http://digilander.libero.it/cristianiperservire

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