EGITTO/ Blasfemia, in carcere dal 2012 due bambini copto-ortodossi di 9 e 10 anni

Redazione – domenica 3 marzo 2013

Sono detenuti in un carcere minorile dall’aprile del 2012: sono due bambini, Nagy Rzik, di 10 anni e Mina Farag di 9,  di religione copto-ortodossa accusati di blasfemia nei confronti del Corano. Proprio in queste ore la corte della città di Bani Suef ha respinto il ricorso dei familiari che ne chiedevano la liberazione. Adesso se giudicati colpevoli rischiano il carcere a vita. Il caso si aprì lo scorso aprile quando l’imam della loro città li fermò con l’accusa di aver urinato sulle pagine del libro sacro degli islamici, il Corano. L’imam aveva chiesto al loro parroco che li punisse ma al rifiuto del sacerdote li ha portati alla sede del tribunale locale insieme ad altri musulmani. Il giudice senza procedere a un processo li ha fatti rinchiudere nel carcere minorile: l’accusa è stata dissacrazione religiosa. Secondo la ricostruzione dei familiari i due bambini sono analfabeti e non erano in grado di sapere il contenuto del libro che sarebbe stato trovato in un cumulo di spazzatura. Sul caso in questione è intervenuto Abdel Hafez, avvocato per i diritti umani: la sharia ha spiegato non può punire i minorenni. Inoltre un processo da parte di una corte civile su pressione di leader religiosi è contro la legge.

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