Egitto, costituzione. Cristiani con incubo sharia | Tempi.it

dicembre 20, 2012 Renato Farina

La libertà religiosa è gravemente minacciata se non addirittura compromessa. I cristiani sono vittime di continui soprusi. Interrogazione parlamentare

Pubblichiamo il testo dell’interrogazione depositata alla Camera da Renato Farina (Pdl) relativamente al problema della libertà religiosa in Egitto, dove domani si voterà una Costituzione che mette a rischio la libertà religiosa, in un paese dove, specie in Alto Egitto, la libertà dei cristiani è già minacciata dai salafiti.

Al Ministro degli affari esteri per sapere, premesso che:

come riferisce il quotidiano La Stampa in un reportage del 15 dicembre 2012, a firma Francesca Paci, da Minya, Alto Egitto (titolo: «I copti e la paura del referendum: “noi cristiani e l’incubo Sharia”»), la libertà religiosa è gravemente minacciata se non addirittura compromessa, costringendo ad una vita di semi-clandestinità e di soprusi continui, la comunità cristiana-copta;

si riferisce tra l’altro, dice padre Jussef, 30 anni, «le aspettative per il futuro sono cupe, in particolare dopo che il mese scorso i salafiti hanno bloccato un festival dedicato alla rivoluzione in cui doveva cantare un copto: “Il problema, destinato a aggravarsi, è che mentre un cristiano rischia la galera per il solo insultare il Corano un musulmano che ci attacca resta regolarmente impunito, come l’imam salafita Abu Islam quando ha bruciato la Bibbia e come gli otto islamici assolti dopo gli scontri del 2011 con i copti (condannati
ndr)”»;

in tutto l’Egitto la numerosa minoranza copta teme che i risultati del referendum sulla costituzione aprano le porte a una applicazione massiccia della Sharia, che già era contenuta nella costituzione vigente ai tempi di Mubarak, ma era per cosi dire dormiente …

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