di Giorgio Bernardelli
Applaudito dagli Stati Uniti per la mediazione tra Hamas e Israele, il giorno dopo il presidente islamista prende tutti i poteri al Cairo
C’era un prezzo nella mediazione del presidente egiziano Mohammed Morsi rispetto alla guerra tra Israele e l’Egitto, conclusa ieri tra gli applausi degli Stati Uniti e del resto del mondo: la mano libera sulla questioni interne egiziane. E l’esponente dei Fratelli musulmani non ha perso tempo. Oggi pomeriggio ha emanato una serie di decreti costituzionali che ampliano in maniera enorme i suoi poteri.
In pratica ha liquidato il procuratore generale stabilendo nuove regole per la sua designazione che mettono di fatto questa figura sotto il suo controllo. E ha stabilito che ogni tipo di decreto presidenziale è insindacabile. Leggi nel dettaglio il provvedimento dal sito Egypt Independent. Sono poteri eccezionali assunti proprio mentre in questi giorni – oscurati da quanto stava accadendo a Gaza – le minoranze cristiane, l’opposizione liberale, rappresentanti della società civile, protestavano abbandonando l’Assemblea costituente attraverso cui gli islamisti vogliono imporre il loro potere sulla società egiziana. Appena insediato il nuovo procuratore generale nominato da Morsi ha stabilito anche la riapertura del processo a Moubarak.
Cliccare sul link per continuare a leggere: Egitto Dopo Gaza Mohammed Morsi piglia tutto – MissiOnLine.org.
