EGITTO I moderati insorgono contro l’Assemblea costituente islamista che nega i diritti alle donne – Asia News

Sotto accusa è l’articolo 36 della bozza costituzionale votato nei giorni scorsi dell’Assemblea costituente dominata dagli islamisti. L’articolo garantisce la parità fra i sessi, ma vincola tale diritto ai precetti della tradizione islamica. Limitazione anche per la libertà di stampa, di espressione e ricerca scientifica. I partiti democratici propongono una bozza alternativa da far votare alla popolazione.

Il Cairo (AsiaNews) – L’Assemblea costituente monopolizzata dagli islamiti sta realizzando una bozza costituzionale che mette in pericolo la libertà delle donne egiziane protagoniste della Rivoluzione dei gelsomini, limita la libertà di stampa e di manifestazione e vincola i diritti fondamentali ai precetti islamici. In questi giorni diversi intellettuali e rappresentanti dei partiti moderati egiziani hanno presentato petizioni e appelli per riformare l’Assemblea che non sarebbe rappresentativa delle varie componenti della società egiziana.

Sotto accusa è soprattutto la bozza dell’art. 36 della nuova costituzione (sezione diritti e doveri dei cittadini) secondo cui “le donne hanno uguali diritti rispetto agli uomini, in accordo con i precetti della tradizione islamica”. A preoccupare le formazioni moderate è proprio la frase che fa riferimento ai precetti islamici. Il passaggio ambiguo sarebbe il primo passo per introdurre nella costituzione riferimenti alla sharia.

Lo scorso 23 settembre,  quattro partiti moderati, fra cui l’ Egyptian Social Democratic Party, la Popular Socialist Coalition, il Free Egyptians party  e diverse organizzazioni per i diritti delle donne hanno diffuso un comunicato dove dichiarano che tali “parole ambigue” mettono in pericolo la democrazia “a cui ognuno di noi aspira e per la quale è pronto a sacrificarsi”. Il documento sottolinea che la decennale lotta delle donne egiziane per avere la parità di diritti con  gli uomini non può essere cancellata da un gruppo che non rappresenta tutta la popolazione. “La costituzione – continua il comunicato – non può essere approvata con un semplice referendum confermativo che riguarda tutto il documento. Le sezioni devono essere varate una per una con una maggioranza di almeno il 75%. Il dibattito per l’approvazione della costituzione dovrà essere superiore ai 15 giorni attualmente previsti”.

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