Elezioni, il Vescovo di Imola parla chiaro

di Giovanni Bucchiwww.italiaoggi.it

Fuori i sacerdoti, i consacrati, le religiose e gli organismi diocesani dal dibattito politico. E fuori partiti, gruppi e gruppuscoli più o meno civici, liste e candidati dagli ambienti ecclesiastici. Non solo: è fatto divieto agli appartenenti al clero di fornire indicazioni di voto e di svelare su quale simbolo si sia messa la crocetta anche a giochi fatti, cioè dopo il 25 febbraio.

Sono solo alcune delle «Indicazioni vincolanti per il clero e gli organismi ecclesiali» che il vescovo di Imola monsignor Tommaso Ghirelli ha messo in fila in una lettera inviata di recente «al clero e alle religiose» in vista delle elezioni politiche e amministrative, visto che a Imola, feudo del Pcdi-Pds-Ds-Pd in versione dalemiana, si voterà per il rinnovo di sindaco e consiglio comunale. Il vescovo Ghirelli, il cui intervento è stato pubblicato sul settimanale diocesano Il Nuovo Diario Messaggero, ritiene «indispensabile» che «ecclesiastici, religiosi, religiose, diaconi e organismi diocesani si astengano dal dibattito e dall’impegno politico elettorale» altrimenti», dice citando un documento della Congregazione per il Clero, «si può creare «un grave pericolo di rottura della comunione ecclesiale»

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