Europa: che follia equiparare la satira sull’islam al terrorismo

di Magdi Cristiano Allam

da ‘Il Giornale’ (24/09/2012). L’Unione Europea vuole bandire il vilipendio delle religioni con una normativa vincolante sul piano del diritto internazionale e lo fa sottomettendosi al terrorismo islamico scatenatosi all’indomani della diffusione di un film e della pubblicazione di vignette su Maometto giudicati blasfemi. Non era mai accaduto che, sotto il ricatto del terrorismo islamico che ha ucciso decine di persone e distrutto sedi diplomatiche, chiese, negozi e abitazioni, l’Unione Europea sottoscrivesse una dichiarazione congiunta con l’Organizzazione della Cooperazione Islamica, la Lega Araba e l’Unione Africana, in cui mette sullo stesso piano un film e delle vignette con il terrorismo islamico definiti “atti di estremisti su entrambi i lati”. Nella dichiarazione, sottoscritta il 20 settembre dall’Alto Rappresentante per gli Affari Esteri e della Sicurezza Catherine Ashton, si accredita la tesi reattiva del terrorismo islamico, secondo cui il film e le vignette corrisponderebbero “all’odio religioso” che ha costituito “incitamento all’ostilità e alla violenza”; così come si afferma che il terrorismo islamico sarebbe una forma di devianza “di piccoli gruppi di persone” che non rappresenterebbero l’islam intrinsecamente moderato espresso dalle “comunità più grandi da cui essi provengono”.

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