Eutanasia, Belgio 10 anni dopo: «Un atto banale e illegale» | Tempi.it

dicembre 10, 2012 Leone Grotti

Quest’anno è il decimo anniversario dalla legalizzazione nel 2002 dell’eutanasia in Belgio. Un rapporto dell’Istituto europeo di bioetica mostra come i numeri siano quintuplicati e le regole infrante di continuo.

Era il 28 maggio 2002 quando il Belgio ha approvato la legge che legalizza l’eutanasia. Dopo dieci anni, le persone uccise per eutanasia sono cresciute in modo esponenziale, le regole rigidissime che determinano chi può accedere alla “dolce morte” sono state allentate, i criteri sono stati allargati, l’organo statale che deve vigilare che non avvengano infrazioni della legge si è dichiarato «impotente» a svolgere il suo compito e «l’eutanasia è diventata gradualmente un atto normale e ordinario» a cui spesso i pazienti sono indotti dall’esterno. Sono questi i risultati di un attento studio sull’eutanasia in Belgio stilato dall’Istituto europeo di bioetica (Ieb).

MORTI QUINTUPLICATI. Il numero dei morti per eutanasia, secondo i numeri ufficiali che conteggiano i casi dichiarati, è passato da 235 del 2003 a 1.133 del 2011, per un totale di 5513 persone uccise dal settembre 2002 al dicembre 2011. Per evitare abusi di qualunque genere, il Belgio ha nominato una Commissione di controllo autorizzata a verificare, a posteriori, che tutti i criteri per concedere l’eutanasia a un paziente siano stati effettivamente rispettati. La stessa Commissione, però, ha ammesso di «non essere in grado di accertare se i casi di eutanasia dichiarati corrispondono al numero dei casi reali che si verificano in Belgio». Un dato rilevante, se si pensa che uno dei motivi per cui nel 2002 l’eutanasia è stata legalizzata era evitare i casi di morte clandestina. La Commissione ha anche dichiarato che «eravamo coscienti di potere svolgere il nostro lavoro in modo limitato. È abbastanza evidente che il successo della nostra missione dipende dalla volontà dei medici di rispettare o no la legge». Fa notare il rapporto del Ieb, «come si fa a controllare il processo se bisogna basarsi sulla dichiarazione del medico? Non è illusorio aspettarsi che un medico denunci se stesso per avere violato uno o più dettami della legge?».

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