«Famiglia sotto attacco da fisco, matrimoni gay e false leggi contro l’omofobia» – Prolife News

Massacrata dalle tasse, dalle leggi che la vogliono smembrare, che la vogliono far diventare qualcosa d’altro e che mettono in dubbio il rapporto naturale uomo-donna pretendendo che lo siano anche le relazioni uomo-uomo e donna-donna, attaccata ogni giorno da una crisi di valori che è diventata crisi di sistema. E’ questa la famiglia di cui si è parlato il 14 settembre, nell’affollato salone di Palazzo Galli, all’interno dell’incontro intitolato “Di quale famiglia parliamo?”. Il Festival della famiglia ha ospitato due brillanti relatori e difensori a spada sguainata della famiglia fondata sui valori naturali e su quelli cristiani: Marco Tarquinio, direttore del quotidiano Avvenire e la giornalista Rai e scrittrice Costanza Miriano. Moderati dall’infaticabile e sempre agguerrito Carlo Dionedi, del Forum delle famiglie, i relatori sono stati introdotti dall’insostituibile Sannita Luppi e preceduti dagli interventi del vescovo Gianni Ambrosio, del sindaco Paolo Dosi e dell’assessore provinciale alla Famiglia, Pierpaolo Gallini. In sala tra gli altri il banchiere, ex Ior, Ettore Gotti Tedeschi e l’ex deputato leghista Massimo Polledri.

Dionedi è andato subito al sodo, non prima di aver raccontato un aneddoto illuminante. «Ero a Roma – ha ricordato Dionedi – per parlare del nuovo Isee con un sottosegretario. Pensai di aver sentito male e chiesi che cosa fossero le “famiglie arcobaleno” di cui stava parlando. Quando capii che si trattava di quelle composte di omosessuali rimasi stupito. Un rappresentante del Governo dovrebbe sapere che nella Costituzione si parla di una sola famiglia e non di altre “famiglie”».

«Se in questo Paese – ha cominciato Tarquinio – dobbiamo tornare a spiegare il valore civile della famiglia, allora siamo a un punto drammatico». La denatalità è terribile: un milione di bambini nati nel ’60, la metà oggi. «Non si fanno più bambini per i troppi debiti accumulati nel passato, i genitori non ce la fanno a mantenerli» ha chiosato il giornalista dicendo una tremenda e banale verità. In compenso i valori e la tradizione spariscono e mutano: «I bambini nati da un utero in affitto alimentano un mercato che è cresciuto del mille per cento…ma i media non ne parlano». Per Traquinio non è vero che i figli si fanno con chi mi pare e come mi pare, perché con questo principio «in qualche parte del mondo una donna diventa una schiava». Una volta ci si chiedeva che mondo si sarebbe lasciato ai nostri figli «oggi ci chiediamo che figli lasceremo». E ancora, in difesa dalla più antica istituzione: «La famiglia non è negoziabile. Non ci sono le “famiglie” c’è solo quella formata da uomo e donna. La battaglia è in corso» ha concluso.

Miriano, ironizzando spesso sul ruolo dell’uomo nella coppia – e strappando diversi applausi citando i suoi due libri “Sposati e sii sottomessa” e “Sposala e muori per lei” – è partita dalla discussione in corso per una legge sull’omofobia «una norma basata sulla menzogna. Le leggi per punire chi picchia un omosessuale ci sono già e ci sono anche le aggravanti dei motivi abbietti. In Italia non c’è alcuna emergenza omofobia e gli italiani non sono omofobi. Purtroppo, se passa questa legge non si potrà più dire che il matrimonio è solo quello tra uomo e donna». La norma nasconde un attacco ai simboli della famiglia e genera incertezza sul ruolo di uomo e donna.“

di Gianfranco Salvatori

Fonte: «Famiglia sotto attacco da fisco, matrimoni gay e false leggi contro l’omofobia» – Prolife News.

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