FAMIGLIE GAY/ Izoard (Manif pour tous): così Hollande vuole introdurre l’adozione

domenica 13 gennaio 2013

Anche in Francia hanno i loro problemi. Da noi, una sentenza della Cassazione che ha affidato un bambino alla madre, convivente con un’altra donna, ha affermato che ritenere «che sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una coppia omosessuale» rappresenta un mero pregiudizio; Oltralpe, la questione si è spinta ben oltre. E’ stato depositato, infatti, un progetto di legge, frutto di una promessa elettorale di Francois Hollande, che sarà esaminato dal Parlamento a partire dal prossimo 29 gennaio e che, se approvato, introdurrebbe la possibilità di adozione per le coppie gay. Abbiamo chiesto un commento ad Antoine Marie Izoard, vaticanista e portavoce di una manifestazione contro il progetto di legge di Hollande che si terrà domenica a Roma, in concomitanza con un’analoga manifestazione a Parigi denominata Manif pour tous.

Cosa sta accadendo in Francia?

Il progetto è stato depositato senza che vi sia stato alcun dibattito. Quando le priorità del Paese, oltretutto, sono ben altre: a partire dall’economia e dalla necessità di rilanciare politiche per lo sviluppo. Proprio il fatto che le priorità sono altre potrebbe aver indotto il legislatore a credere che la proposta di legge sulle adozioni gay sarebbe passata in sordina.

E invece?

Contro tale progetto si è prodotto un larghissimo fronte di opposizione, che ha dato vita ad un enorme movimento, di cui fanno parte non tanto e non solo appartenenti alle fedi religiose o, in particolare, i cattolici, ma moltissimi laici. Certo, mediaticamente è stato dato risalto alla presenza cattolica, ma non è l’unica.

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