Fate una donazione per 600 famiglie di profughi cristiani siriani

Giovedì 4 aprile sono arrivati a Torino padre Nader Jbeil e il suo Arcivescovo Issam John Darwish.

Si sono subito recati ad Asti alla sede della Wecare ove hanno incontrato la Presidente Rosalda Binello. Monsignor Darwish ha tracciato un suo breve curriculum ed ha illustrato la tragica situazione dei Cristiani Siriani fuggiti in Libano. Da due anni la guerra in Siria ha cambiato la vita della tranquilla cittadina di Zahlé riempiendola di profughi e portando disordine, insicurezza e moltissimi altri problemi. Una conseguenza della guerra è stata l’affluire in Siria di estremisti musulmani da molti altri paesi, medio-orientali, nord africani, ceceni, rompendo il perfetto equilibrio ed armonia che regnava in Siria tra cristiani, ortodossi e musulmani. I profughi musulmani vengono assistiti da loro organizzazioni finanziate soprattutto dal Qatar. I profughi cristiani vengono assistiti dall’Arcidiocesi di Monsignor Darwish nell’indifferenza delle organizzazioni internazionali e dei paesi cristiani. 600 famiglie cristiane ricevono dall’Arcidiocesi alloggio, scolarizzazione, abbigliamento, cure mediche ed alimentazione. Il costo di questa opera è molto alto e le risorse molto scarse. Ciò che chiedono è un aiuto per portare avanti la loro azione di carità e una opera di sensibilizzazione a livello internazionale sulla grave situazione siriana, che porti ad una soluzione del conflitto ed alla pacificazione della Syria.
Rosalda Binello ha illustrato ciò che la Wecare sta facendo e farà per aiutarli, organizzando eventi e manifestazioni per raccogliere fondi e per sensibilizzare l’opinione pubblica oltre alla azione di mailing. Maurizio Baiotti ha presentato il progetto di Global Grant che vedrà coinvolti Rotary Club torinesi che insieme al Club Libanese Beirut Cedar, al Club Francese Levallois unitamente al Distretto Rotary 2031 ed alla Rotary Foundation porterà a contribuire con una somma consistente intorno ai 30.000 euro.
Dopo una colazione si sono recati nella sede dalla Gazzetta d’Asti, periodico della curia di Asti dove sono stati ricevuti dal Vicario Generale Monsignor Vittorio Croce al quale hanno illustrato la situazione siriana. Il Vicario si è mostrato molto interessato a questa emergenza ed ha promesso di fare da cassa di risonanza in Asti su questa triste e tragica vicenda.
Il giorno dopo, venerdì, si sono recati a Milano con Silvana De Mari ed hanno partecipato ad una tavola rotonda con Magdi Cristiano Allam su “La responsabilità dell’Europa nella persecuzione dei cristiani in Siria” e sulle insidie delle cosiddette “primavere arabe”. Chi è interessato ad approfondire può andare su http://ioamolitalia.it
I nostri ospiti libanesi proseguono il viaggio a Roma ove cercheranno di trovare uditorio ed aiuto presso papa Franceso che in Argentina era responsabile delle Chiese Cattoliche d’Oriente. Padre Nader inoltre cercherà di sensibilizzare i suoi numerosi amici italiani essendo vissuto per 13 anni in Italia, tra Milano Roma Formia ed altre città ospitanti comunità della Chiesa Cattolica Greco-Melchita.
Entrambi di origine Siriana dove per secoli esisteva una grande maggiornaza cristiana, ormai ridotta ai minimi termini. Già ero stata colpita dall’entusiasmo esuberante sanguigno giovanile di Nader ed ora dalla calma serena, pacata ma determinata e attiva dell’Arcivescovo Issam J. Darwish e dal suo curriculum che lo ha visto per 15 anni vescovo in Australia ed impegnato nel sociale con molte iniziative a favore di bambini, bisognosi e malati. Ha fondato un villaggio per orfani, una scuola tecnica per ragazzi di strada, ha collaborato alla creazione dell’associazione “Enfants du Liban” in Francia, ha creato un’associazione per promuovere l’amicizia tra musulmani e cristiani, ed ora gestisce anche un ospedale a Zahlé. Tra i progetti di Monsignor Darwish c’è la costruzione di una struttura che raccolga giovani drogati per un percorso di riabilitazione.
La situazione dei Cristiani Siriani rifugiati in Libano
è sempre drammatica e richiede ancora il nostro aiuto
Vi preghiamo voler inviare il vostro contributo a
WECARE onlus
IBAN IT68 X030 3210 3000 1000 0001 482
Il conto postale 73840522
Specificando per Cristiani Siriani
E per chi volesse donare il suo 5×1000 il codice fiscale è 01330580059
Grazie e un sorriso dal segretario Maurizio Baiotti

Fonte: Fate una donazione per 600 famiglie di profughi cristiani siriani.

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