Fede e scienza, il dibattito continua con nuove pubblicazioni | UCCR

Il sociologo americano Robert Wuthrow, docente presso la Princeton University e presidente del Princeton University Center for the Study of Religion ha pubblicato recentemente il suo ultimo libro intitolato The God Problem: Expressing Faith and Being Reasonable(University of California Press 2012).

In esso, come riporta la recensione apparsa sul Christian Post (e anche sul National Post), sottolinea una ricca ricca evidenza empirica contro la diffusa idea che la fede e la ragione -la religione e la scienza-, siano impegnate in una lotta per l’anima dell’America. Al contrario, non soltanto anch’egli ribadisce che non esiste un conflitto, ma osserva che la gran parte persone religione esprime le proprie convinzioni attraverso “norme di ragionevolezza”, cercando di parlare in termini compatibili con le norme naturalistiche.

Esse sanno bene che Dio non fa parte dei processi naturali, così come -per rubare un’analogia al fisico Russell Stannard- il signor Ford non è parte del motore delle automobili Ford. Credono ai miracoli, ma credono anche ai processi naturali di remissione della malattia, nell’abilità del chirurgo, o nell’efficacia del farmaco. Così, prosegue Wuthrow, si verifica una “mescolanza di lingue.”  Non esiste uno schema religioso e uno schema naturalista, la maggior parte delle persone assegna con successo uno o l’altro a seconda della situazione, senza vivere alcun conflitto interno.

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