Filippine, professori contro vescovi

Lo scorso agosto, 192 docenti laici dell’università Ateneo de Manila, diretta dai gesuiti, hanno firmato una dichiarazione che sollecitava l’approvazione di una proposta di legge, la cosiddetta Reproductive Health Bill (RH Bill, legge sulla sanità della riproduzione). La proposta prevede, tra le altre cose, di finanziare la distribuzione gratuita di anticoncezionali tra i poveri. L’arcivescovo José Palma, presidente della Conferenza episcopale cattolica delle Filippine (Cbcp), che si batte da 40 anni contro ogni politica di «controllo della popolazione», ha reagito con forza alla dichiarazione dei docenti, paventando che l’Ateneo potesse essere privato del suo status di istituzione cattolica. In altri ambienti cattolici si è chiesto il licenziamento dei firmatari.In una lettera indirizzata alla facoltà, il gesuita Jose Villarin, preside dell’ateneo, ha ribadito che l’università sostiene i vescovi nella battaglia contro la RH Bill nella sua stesura attuale e che continua a offrire ai propri studenti una solida dottrina cattolica. Nello stesso tempo, però, ha difeso il diritto dei docenti a studiare la questione ed esprimere le proprie opinioni personali. Villarin ha poi sollecitato uno sforzo per modificare o cancellare dal disegno di legge gli elementi più dibattuti, rilevando che, nella tradizione cattolica, fede e ragione non sono visti come nemici ma come alleati e che «da questa tradizione possiamo trarre la forza per il nostro cammino».

Cliccare sul link per continuare a leggere: Filippine, professori contro vescovi.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Asia. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.