Francia: Hollande taglia il quoziente familiare e non solo | Tempi.it

giugno 4, 2013  – Leone Grotti

Oltre al quoziente, le famiglie francesi dicono addio al Paje e alla riduzione di imposta della scolarizzazione

Il governo di Francois Hollande ha deciso di tagliare il quoziente familiare. La misura, che ha sempre rappresentato il fiore all’occhiello della fiscalità francese, farà risparmiare allo Stato secondo i calcoli dei socialisti un miliardo di euro nel 2014.

COSA CAMBIA? Il quoziente familiare aiuta moltissimo le famiglie con figli: le entrate di un nucleo, infatti, devono essere sommate e poi divise per il numero dei componenti della famiglia stessa (ogni figlio vale una mezza parte) in modo da tassare non tanto il reddito unitario percepito, quanto il reddito disponibile per ogni componente la famiglia. Il vantaggio è che ad ogni porzione di reddito si applicherà l’aliquota relativa alla sola porzione, evidentemente più bassa di quella applicabile al reddito complessivo. Le famiglie potevano accedere al quoziente se il reddito era inferiore ai 2.000 euro per ogni mezza parte, ora questa soglia verrà abbassata a 1.500 euro.

ALTRI TAGLI ALLA FAMIGLIA. Altre misure a favore della famiglia sono state tagliate o eliminate: per quelle coppie che hanno un figlio con meno di tre anni e che guadagnano in due oltre 4 mila euro sarà dimezzato il Paje, le prestazioni di mantenimento e di accoglienza legate alla prima infanzia che comprendono anche un assegno mensile. Questa modifica riguarderà oltre 280 mila famiglie. La riduzione di imposta per i costi della scolarizzazione, inoltre, sarà del tutto cancellata.

PIÙ POSTI NEGLI ASILI? Insieme a queste misure, che partiranno dall’1 aprile 2014 e che dovrebbero far guadagnare al governo nel 2014 1,1 miliardi di euro e 1,7 nel 2016, Hollande ha promesso entro i prossimi quattro anni 275 mila posti in più negli asili e nelle scuole materne. In più, le famiglie che vivono sotto la soglia della povertà e che hanno almeno tre figli vedranno aumentato il loro assegno di complemento di famiglia. Questo, però, dovrebbe partire solo nel 2018. Forse una prima valorizzazione sarò effettuata già nel 2014, ma su questo il governo non è stato affatto chiaro.

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