Francia: sindaco che non vuole celebrare nozze gay nei guai | Tempi.it

giugno 25, 2013 Leone Grotti

Francia. Jean-Michel Colo è stato convocato in prefettura. La sua colpa? Non volere celebrare matrimoni omosessuali. Una folla di persone si è riunita per sostenerlo.

Oltre 250 persone si sono riunite ieri pomeriggio davanti alla sottoprefettura per sostenere il sindaco francese di Arcangues (3 mila abitanti) Jean-Michel Colo, che a inizio mese si è rifiutato insieme ai suoi aggiunti di sposare una coppia gay facendo appello al diritto all’obiezione di coscienza: «Io ho una coscienza e un cuore – aveva dichiarato – non posso sposare due persone omosessuali».

OBIEZIONE DI COSCIENZA. Il sindaco di Arcangues si era lamentato anche del presidente Francois Hollande, che durante l’incontro con tutti i sindaci nel 2012, prima dell’approvazione della legge Taubira e prima di rimangiarsi tutto solo qualche giorno dopo, aveva promesso di rispettare l’obiezione di coscienza: «Hollande è un mentitore. Nel 2012 si è fatto applaudire da tutti i sindaci, compresi quelli di destra come me, garantendo l’obiezione di coscienza».

jean-michel-colo-matrimonio-gayRISCHIO SANZIONI. Il sindaco di Arcangues, che si trova nella stessa posizione di oltre 20 mila tra sindaci e aggiunti che hanno chiesto al governo di rispettare la loro coscienza, rischia sanzioni che vanno dalla sospensione, alla revoca della carica pubblica fino ai tre di prigione con ammenda pari a 45 mila euro. La sottoprefettura avrebbe dato a Colo quattro giorni di tempo per riflettere e cambiare la sua posizione. Poi, probabilmente, scatteranno le sanzioni.

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