Genova: sì al registro delle coppie di fatto. Ma è flop | Tempi.it

marzo 29, 2013 Redazione

Il cardinale Angelo Bagnasco critica la decisione del sindaco di Genova Marco Doria. Anche perché in giro per l’Italia i registri sono un grande flop.

«Indebolire la famiglia, invece che potenziarla, in qualunque modo, a prescindere dalle intenzioni di ciascuno, significa veramente indebolire e rendere più fragile la società intera, rendere più incerte le persone, pensiamo soltanto all’educazione dei figli». Così il cardinale Angelo Bagnasco, arcivescovo di Genova e presidente della Cei, ha commentato l’approvazione del registro per le unioni civili da parte della giunta di Genova.«Il registro delle unioni civili – ha detto ancora il cardinale – indebolisce l’istituto familiare. Su questo tema la posizione dei vescovi italiani è chiarissima: l’istituto familiare è l’unico soggetto di diritto, in quanto coppia, secondo il nostro ordinamento».

«SBALORDITI». Anche Anna Maria Panfili, presidente del Forum  delle Famiglie ligure, ha protestato: «Siamo sbalorditi dalla distanza dell’amministrazione comunale dai veri problemi della popolazione genovese soprattutto delle famiglie con figli, che stanno vivendo momenti assai difficili. Siamo di fronte ad un provvedimento vuoto ed ideologico». E aggiunge, come riporta Avvenire: «Siamo disposti a collaborare con l’amministrazione comunale per individuare le discriminazioni eventualmente esistenti tra coppie sposate e coppie di fatto, e suggerire soluzioni concrete e specifiche; al momento, però, ci pare di poter dire che ad essere discriminati sono piuttosto i coniugati, mancando misure di politica familiare in linea con la Costituzione, che impone anche ai Comuni di agevolare la formazione della famiglia, specie se numerosa, e i suoi compiti con misure economiche e altre provvidenze».

UGUAGLIANZA. Diversa la posizione della Giunta. Per il sindaco Marco Doria «bisogna riconoscere le nuove forme di convivenza» senza «strumentalizzazioni», per l’assessore ai Diritti Elena Fiorini il registro serve a «parificare le coppie di fatto a quelle sposate (…) indipendentemente dal sesso. Si tratta di offrire i servizi comunali e di disciplinare i rapporti con il Comune in modo uguale tra le coppie sposate e le coppie di fatto».

FLOP REGISTRI. Il registro delle coppie di fatto non è una novità in Italia. A Bologna esiste dal 1999 e non c’è neanche una coppia iscritta, a Reggio Emilia l’hanno appena istituito, a Varese l’hanno bloccato «perché non serve a nulla», a Napoli si sono iscritte ben sei coppie, a Milano di più, a Gubbio l’hanno cancellato per «inutilità».

Fonte: Genova: sì al registro delle coppie di fatto. Ma è flop | Tempi.it.

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