Germania, genere indefinito su carta d’identità | Tempi.it

agosto 27, 2013 Elisabetta Longo

Se il neonato nasce con anomalie fisiche, tali per cui sia difficile stabilirne il sesso, i genitori potranno “congelare” la scelta, fino alla sua età adulta. Utilizzando il termine “indefinito”

 

 

genere-medicina-sessoGenere: indefinito. La Germania si prepara a introdurre la possibilità di mettere un terzo genere sui documenti di nascita dei bambini, venuti al mondo con anomalie fisiche che non li rendono né del tutto maschi né del tutto femmine, perché entrambi i genitali sono presenti. Casi rari ma non unici, per questo la Germania vuole legiferare a riguardo. E i genitori potranno dichiarare sulla carta d’identità del nascituro il genere “indefinito”, di modo da dare possibilità al bambino, una volta diventato adulto, di decidere autonomamente se essere maschio o femmina. Sarà anche possibile tenere il genere “indefinito” per la vita.

GENERE X. Si tratterebbe del primo riconoscimento giuridico, nel paese, di persone che non sono più né maschi né femmine, e che potrebbe avere conseguenze di vasta portata anche in altri settori giuridici. La proposta è stata portata avanti in seguito a una raccomandazione della corte costituzionale tedesca sull’importanza di dare un riconoscimento giuridico all’esperienza e alla vita personale dell’individuo.

DOCUMENTI. Non è ancora stato deciso se la validità di tale dichiarazione sia estendibile anche a documenti internazionali come il passaporto, visto che negli altri stati il terzo genere non esiste. L’unico altro stato in cui potrebbe essere valido sarebbe l’Australia, che circa due mesi fa ha introdotto nelle sue categorie il genere “x”, riferito a persone transessuali o gay. I primi a dirsi entusiasti della proposta tedesca sono stati quelli dell’Ilga, “equality for lesbian, gay, bisexual, trans and intersex people in Europe”. Silvan Agius, che all’interno dell’organizzazione si occupa di politica, ha detto che questa mossa della Germania metterà più pressione a Bruxelles: “Non può essere che una buona cosa che se ne cominci a parlare”.

Fonte: Germania, genere indefinito su carta d’identità | Tempi.it.

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