Gli immigrati cambiano il volto di Mosca

La capitale della Federazione russa è una metropoli più popolosa e multietnica di dieci anni fa, ed è anche più musulmana con l’arrivo di migliaia di migranti dall’Asia centrale. Un terzo degli oltre nove milioni di persone arrivate in Russia nel 2011 per lavorare proviene da Uzbekistan (due milioni), Tajikistan (un milione) e Kyrgyzstan (oltre 500mila) e in tanti si sono stabiliti a Mosca. La loro scalata sociale sta cambiando il volto della città e provoca qualche attrito con la popolazione locale, in maggioranza di etnia slava, e l’astio dei movimenti neonazisti. Ma il contributo di questi migranti all’economia e alla società russa sta diventando sempre più rilevante.

Nella capitale si trovano ovunque dolci asiatici, torta di carne, pashmina, scialli di seta e molti moscoviti mangiano carne halal ritenendola più genuina e salutare. Imprenditori e artisti sono una nutrita maggioranza tra i due milioni di musulmani che vivono a Mosca (12 milioni di abitanti) e le scuole sono frequentate da migliaia di immigrati di seconda e terza generazione. I loro genitori hanno fatto i lavori più umili appena arrivati in Russia, ma per loro il futuro è certamente più roseo.

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