Google non ama la vita! – CulturaCattolica.it

Lunedì 5 maggio 2014
Il fronte abortista statunitense trova un potentissimo alleato: Google.
Presumibilmente preoccupati dall’avanzare di un movimento Pro-Life sempre più compatto nonché capace di coinvolgere sempre più americani, a prescindere dalle loro convinzioni politiche o religiose, i sostenitori dell’aborto hanno messo a segno un vero colpo gobbo. “Google, cioè il principale motore di ricerca del mondo, ha deciso di estromettere dai risultati di ricerca legati alla sua rete ogni tipo di contatto in grado di rinviare a siti impegnati in campagne contro l’aborto”. Questo è quanto riportato sul blog del Wall Street Journal.
Ad esercitare pressioni su Google sarebbero state diverse influenti associazioni Pro-choice – ad esempio Naral: www.naral.org – accortesi che digitando nel campo di ricerca “clinica + aborto + il nome di una grande città americana a scelta” nel 79% dei casi apparivano anche link di siti legati a diversi Anti-abortion movements. Il fatto è stato giudicato inaccettabile per i partigiani dell’IGV che hanno subito denunciato il fatto come “una campagna di deliberata disinformazione”.! Per contro, il presidente dell’associazione National Right to Life è intervenuto presso i maggiori quotidiani affermando che “quei link sono creati per aiutare e dare sostegno alle madri che non sanno ancora cosa fare, che solo sole, alle quali noi possiamo dare ogni tipo di informazione e appoggio”.! Sempre secondo il WSJ: “Google has removed ads placed by pro-life groups after it found the ads violated its policies”, ovvero Google sta già provvedendo a ritirare ogni pubblicità al mondo Pro-Life; la stessa società dichiara: “we’ll take the appropriate actions, including account disablings and blacklists, as quickly as possible”.

Fonti: Le Monde (Francia), Wall Street Journal (USA)

viaGoogle non ama la vita!.

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