Grave ingerenza di Papa Francesco contro i gay (?) – CulturaCattolica.it

Così si è espresso, qualche tempo fa, il sito Gayoggi:

Grave, gravissima ingerenza quella di Papa Francesco. Coloro che avessero voluto vedere un’apertura verso i gay, dando una lettura superficiale delle sue parole, dovranno definitivamente ricredersi. Papa Francesco resta un’ottima iniziativa di marketing, ma nulla di più!
 Non solo Bergoglio ha tenuto a precisare con chiarezza che le coppie gay non sono una famiglia, ma ha anche bocciato nettamente le iniziative contro l’omofobia nelle scuole. Nel fare ciò, ha usato proprio quelli che sono gli slogan tanto cari agli omofobi cattolici di professione, con tanto di accusa di nazi-fascismo e dittatura del pensiero unico. Tirando in ballo la “dittatura del pensiero unico”, Bergoglio boccia indirettamente anche il DDL contro l’omofobia in discussione in Parlamento. Queste sono le accuse, infatti, di movimenti contro il DDL Scalfarotto come le Sentinelle in Piedi.
Il Papa, però, finge di non ricordare che le vittime delle dittature del XX secolo sono stati proprio i gay; come di ogni altra dittatura del resto.
Così si è espresso oggi Bergoglio, incontrando in Vaticano il Movimento per la Vita Italiano…
“Occorre ribadire il diritto dei bambini a crescere in una famiglia, con un papà e una mamma capaci di creare un ambiente idoneo al suo sviluppo e alla sua maturazione affettiva. Ciò comporta al tempo stesso sostenere il diritto dei genitori all’educazione morale e religiosa dei propri figli. E a questo proposito vorrei manifestare il mio rifiuto per ogni tipo di sperimentazione educativa con i bambini. Con i bambini e i giovani non si può sperimentare. Gli orrori della manipolazione educativa che abbiamo vissuto nelle grandi dittature genocide del secolo XX non sono spariti; conservano la loro attualità sotto vesti diverse e proposte che, con pretesa di modernità, spingono i bambini e i giovani a camminare sulla strada dittatoriale del pensiero unico” – Papa Francesco.
Ma Bergoglio ha anche attaccato la Corte Costituzionale, che ha stabilito che il divieto alla fecondazione eterologa previsto dalla legge 40 è incostituzionale. Un’altra vergognosa ingerenza dunque del Vaticano. “Ferma opposizione a ogni diretto attentato alla vita, specialmente innocente e indifesa. Il nascituro nel seno materno è l’innocente per antonomasia”, ha dichiarato Papa Francesco.
Ricordiamo che l’Italia, per Costituzione, è uno stato laico. Ma nei fatti, anche per la complicità della politica, così non è mai stato.

A volte i «nemici» sono più intelligenti dei cosiddetti «vicini». È questo il caso di questo sito che ci dice quello che tanti cattolici e «aperturisti» non riescono a vedere. A furia di predicare sulla «pastorale delle immagini», per cui conterebbe di più quello che i media ci fanno vedere che quello che il Papa veramente dice, non si accorgono in quale direzione vada l’insegnamento di Papa Francesco. Non solo, ma si accodano a quel demoniaco tentativo di fare tacere quella voce che il Signore ci ha dato per guidare la sua Chiesa.
E per questo assistiamo agli scivoloni di Mons. Galantino, non solo per quella infelicissima frase «non mi identifico coi visi inespressivi di coloro che recitano il Rosario davanti alle cliniche che praticano gli aborti», ma soprattutto con quelle bislacche affermazioni, nel corso della stessa intervista: «Qual è il suo augurio per la Chiesa italiana? Che si possa parlare di qualsiasi argomento, di preti sposati, di eucarestia ai divorziati, di omosessualità, senza tabù, partendo dal Vangelo e dando ragioni delle proprie posizioni.
E allora che cosa direbbe a una coppia di credenti omosessuali che vive insieme da anni fedelmente? Mi metterei in ascolto della loro storia, come cerco di fare per tutte le relazioni tra persone che mi è capitato e mi capita ancora di incontrare. Non è necessario avere sempre qualcosa da dire. Molte volte è importante ascoltare, prima di dire».

È venuta l’ora di parlare di misericordia legata a verità e pentimento, e di riprendere l’insegnamento corretto sulla laicità, che non vuol dire affatto insignificanza e privatezza della fede cristiana, ma invito alla ragionevolezza delle sue posizioni. Ed è anche ora di parlare con franchezza contro coloro che fanno del loro settarismo ideologico (e a volte della loro depravazione) la misura della legalità e dei diritti.

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