I leader del fanatismo laicista nel presepe a Firenze | UCCR

L’iniziativa ci è parsa subito significativa: nella chiesa di San Felice in Piazza a Firenze, don Gianfranco Rolfi ha attaccato dietro al presepe le foto di Margherita Hack, Piergiorgio Odifreddi, Corrado Augias e il teologo Vito Mancuso. Più sopra la foto di Stalin, Hitler e Mao con la frase di Voltaire, il cosiddetto “padre della tolleranza”, “Schiacciate l’infame”, riferita ai cattolici e alla Chiesa.

Con questo gesto don Gianfranco ha voluto denunciare “il fanatismo laico”, pervicacemente rappresentato dagli pseudointellettuali italiani sopra citati. Il campanello d’allarme lanciato dal sacerdote è davvero interessante, ci sembra giusto sottolineare quanto il pregiudizio anticattolico sia ormai l’ultima forma di razzismo socialmente accettata, come dice il sociologo Philip Jenkins. Forse il luogo scelto, un presepe, non è propriamente idoneo: la questione andrebbe posta in termini culturali.

Margherita Hack, sempre molto garbata e femminile nei suoi interventi, ha reagito così: «non me ne frega nulla di questa iniziativa», peccato che abbia dimostrato proprio il contrario: contraddicendosi ha aggiunto infatti di sentirsi offesa perché la sua foto è stata accostata a quella di Hitler, il quale era «un pazzo feroce».

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