I limiti del naturalismo e la rinascita della filosofia cristiana | UCCR

Davvero interessante l’articolo del filosofo e teologo William Lane Craig apparso recentemente sul Washington Post. L’argomento è una critica al naturalismo, prendendo spunto dall’iniziativa dell’American Humanist Association di promuovere un sito web per bambini, fornendo un punto di vista naturalistico (o ateo) sulla scienza, la sessualità, e altri argomenti. 

Il naturalismo è fortemente sostenuto dal movimento dei “New Atheist”, che Lane Craig definisce «un fenomeno pop culturale privo intellettualmente di muscoli e beatamente ignorante della rivoluzione che ha avuto luogo nella filosofia accademica. Nei miei dibattiti con filosofi e scienziati naturalistici sono stato francamente sbalordito dalla loro incapacità di confutare i vari argomenti su Dio e fornire argomenti convincenti per il naturalismo»

 

Inoltre, ha continuato, il naturalismo deve affrontare gravi problemi di esistenza. Il filosofo Alvin Plantinga ha infatti sostenuto in modo convincente che il naturalismo non può nemmeno essere razionalmente affermato perché se è vero il naturalismo, allora la probabilità che le nostre facoltà conoscitive siano affidabili è piuttosto bassa (la questione è stata affrontata anche sul nostro sito web). In brevi parole: se il naturalismo fosse vero, non potremmo avere alcuna fiducia sulla verità delle nostre facoltà conoscitive, dunque anche la credenza del naturalismo in sé. Così, il naturalismo sembra avere una falla che lo rende incapace di essere razionalmente affermato.

Cliccare sul link per continuare a leggere: I limiti del naturalismo e la rinascita della filosofia cristiana | UCCR.

Print Friendly, PDF & Email
Questa voce è stata pubblicata in Americhe, Varie. Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.