I vescovi arabi: «Continuate a pregare per tutti in Siria» – Vatican Insider

L’assemblea dei vescovi della Regione araba: «Solidarietà oltre le appartenenze religiose e politiche». Colpi di mortaio sull’arcivescovado di Aleppo.

Giorgio Bernardelli

Solidarietà al popolo siriano «senza tener conto dell’appartenenza religiosa o politica». Con la richiesta a tutti gli uomini di buona volontà «di continuare a pregare incessantemente per le intenzioni del Medio Oriente e fare ogni sforzo per trovare una soluzione fattibile al conflitto». È lo sguardo con cui i vescovi latini della regione araba tornano a parlare della guerra che insanguina la Siria. È infatti interamente dedicato a questa ferita che scuote tutto il Medio Oriente il comunicato finale dei lavori della cinquantesima Assemblea del Celra – la conferenza episcopale delle Chiese di rito latino del Medio Oriente – tenutasi in questi giorni a Roma.

Nel testo – diffuso questa mattina – i presuli ringraziano Papa Francesco «per il suo toccante appello ad una giornata di digiuno e di preghiera universale per la pace in Siria». E rinnovano la loro convinzione che «l’attuale conflitto non verrà risolto con un escalation di violenza e nemmeno fornendo più armi alle due parti in conflitto, bensì attraverso il dialogo e il negoziato sotto tutela internazionale».

È interessante, però, il fatto che nell’esprimere la propria vicinanza al popolo siriano e ai suoi oltre 100 mila morti i vescovi del Celra sentano il bisogno di specificare subito che si tratta di una solidarietà che non si limita alle comunità cristiane, ma va al di là di ogni «appartenenza religiosa o politica». Un indice chiaro di quanto sia avvertito come forte in questo momento il vento di una deriva settaria del conflitto. «Questa situazione – continuano – richiede una decisione rapida per porre fine ad un conflitto che dura da più di due anni e mezzo».

Il comunicato ricorda infine come attraverso la Caritas le loro Chiese in Libano, in Giordania e in Iraq siano impegnate nell’assistenza umanitaria ai rifugiati ed esprime il ringraziamento dei vescovi  sia ai volontari impegnati sul campo sia ai benefattori che sostengono quest’impegno.

Parole che ricordano come la situazione in Siria resti gravissima. È di queste ore la notizia di due colpi di mortaio caduti nella notte sull’arcivescovado greco-melchita di Aleppo. «Non vi sono vittime solo perché i colpi sono esplosi di notte – ha dichiarato all’agenzia Fides il vescovo Jean-Clément Jeanbart -. La città è strangolata e la situazione peggiora di giorno in giorno. Come cittadini ci sentiamo intrappolati, e non sappiamo quale sarà il nostro destino. Le merci scarseggino o hanno prezzi altissimi, la gente ha problemi per la sussistenza quotidiana. Eppure – ha aggiunto ancora il presule – noi cristiani in Siria abbiamo una missione: quella del dialogo, della pace, della riconciliazione, di tenere accesa una luce di fede, di speranza e carità. E vogliamo tener fede a questa missione».

Fonte: I vescovi arabi: «Continuate a pregare per tutti in Siria» – Vatican Insider.

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