IDEALISMO E ATEISMO

Continuando la nostra analisi dell’idealismo come componente del modernismo attualmente presente nella Chiesa, vediamo questa volta un altro legame dell’idealismo con una dottrina a tutta prima del tutto estranea all’idealismo: l’ateismo, e in special modo l’ateismo marxista.

Infatti l’idealismo a prima vista sembrerebbe una filosofia molto spirituale: vi dominano la “Idea”, il “Pensiero puro”, l’“Essere”, l’“Autocoscienza”, lo “Spirito”, la “Ragione”, l’“Assoluto”, l’“Infinito” e via discorrendo. L’idealista non rifiuta affatto di parlare di Dio. Anzi vi sono forme di idealismo dove tutto è addirittura Dio, per cui sconfinano nel panteismo. Lessing disse di Spinoza, famoso per il suo panteismo, che egli era “ebbro di Dio”. Ma quale Dio? E’ presto detto. E’ noto il motto di Spinoza: “Deus sive natura”. Dunque non si tratta di un Dio trascendente.

hgA questo riguardo è molto significativo che la nota casa editrice Editori Riuniti, legata al Partito Comunista abbia pubblicato nel 1988 l’Etica di Spinoza. Il che sembra voler significare come il comunismo sia un ateismo in quanto contrario al Dio trascendente del cristianesimo, mentre viceversa si collega bene col panteismo, in quanto questo comporta una divinizzazione dell’uomo; e che cosa è in fondo l’ateismo marxista se non una divinizzazione dell’uomo?

Per Spinoza infatti Dio è semplicemente la natura, è il mondo, quindi in ultima analisi è l’uomo. Ma qui abbiamo già i prodromi lontani dell’ateismo marxista, il quale, se così posso esprimermi, non è un ateismo volgarmente materialista o bestiale, come quello dei materialisti francesi del sec. XVIII o di Democrito, ma è un ateismo molto raffinato, un ateismo per così dire “teologico”.

Innanzitutto bisogna dire, come già fece notare il Cottier a suo tempo[1], che la teologia hegeliana è già una forma di ateismo implicito e che quindi l’ateismo marxista non è che l’esplicitazione delle potenzialità atee contenute nella filosofia hegeliana. Spieghiamoci.

Tutto gira attorno al problema dell’uomo. In Hegel, come è noto, l’uomo si autotrascende sino a diventare Dio, mentre d’altra parte Dio si concretizza e si storicizza sino a diventare uomo. E ciò, secondo Hegel, non è altro che il mistero cristiano dell’Incarnazione del Logos.

Cliccare sul link per continuare a leggere: IDEALISMO E ATEISMO – di P. Giovanni Cavalcoli, OP.

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