Il card. Zen e i cattolici di Hong Kong pregano per mons. Daqin e le sofferenze della Chiesa in Cina

di Eugenia Zhang

Prima della messa nella chiesa di St. Margaret, un gruppo di 200 persone ha recitato il rosario davanti all’ufficio di rappresentanza della Cina chiedendo la liberazione di vescovi e preti imprigionati. Il card. Zen accusa il governo di immischiarsi nelle attività religiose in modo ingiustificato. Critiche a personalità ecclesiastiche che preferiscono benefici e premi, rimanendo “schiavi”.

Hong Kong (AsiaNews) – Più di 800 cattolici hanno riempito la chiesa di St Margaret (Happy Valley) ieri sera per domandare la liberazione di mons. Taddeo Ma Daqin, l’eroico vescovo ausiliare di Shanghai, di fatto agli arresti domiciliari, dopo la sua decisione di abbandonare l’Associazione patriottica, resa pubblica il giorno della sua ordinazione episcopale, lo scorso 7 luglio.
La messa è stata presieduta dal card. Joseph Zen, vescovo emerito di Hong Kong, con la partecipazione del vicario generale mons. Dominic Chan e di molti sacerdoti.
Nella sua omelia, il cardinale ha accusato i rappresentanti del governo comunista e ateo di interferire nelle attività della Chiesa in modo ingiustificato.
Egli ha anche criticato alcune personalità della Chiesa in Cina di aver scelto per benefici e premi, diventando schiavi del male.

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