IL CASO/ A Parma Grillo cancella il Quoziente e scatena la campagna anti-famiglia

Luisa Santolini lunedì 17 dicembre 2012

Se il buon giorno si vede dal mattino non c’è da stare allegri. Il Movimento 5 Stelle sta sfidando il Palazzo e la politica ed è alle prese con un obiettivo non di poco conto se è vero che vuol portare nel prossimo Parlamento decine e decine di parlamentari. Ma quello che non va è che si parla tanto delle scomuniche e dei diktat del capo e delle reazioni dei militanti, ma pochissimo dei contenuti e del programma se non per grandi linee. Ebbene qualcosa si comincia a capire e la faccenda diventa molto molto seria. Mi riferisco a quello che sta succedendo a Parma dove il Movimento 5 stelle ha conquistato addirittura la poltrona di Sindaco.

Quando Federico Pizzarotti venne eletto, sembrava munito delle migliori intenzioni tanto è vero che dopo il suo insediamento vennero pubblicate sul sito del Comune le “linee programmatiche del mandato 2012-2017” e si poteva leggere: “Valorizzazione del Quoziente Parma – Mantenimento e studio per la revisione delle modalità di applicazione delle agevolazioni con tariffa modulare in modo da renderle più aderenti alle reali possibilità delle famiglie, anche quelle più numerose”. Il 26 novembre la Giunta comunale con la delibera 439 approva il Piano Tariffario per il 2013 e con essa  sospende, a partire dal 1° gennaio 2013, “l’applicazione del Quoziente Parma e delle relative agevolazioni per le famiglie affidatarie e per le famiglie numerose con un numero di figli a carico pari a tre o più”.

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