IL DIRITTO ALLA LIBERTÀ RELIGIOSA NELL’AREA OCSE

Città del Vaticano, 7 dicembre 2012 (VIS). L’Arcivescovo Dominique Mamberti, Segretario per i Rapporti con gli Stati, è intervenuto alla XIX riunione del Consiglio dei ministri dell’Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa, in corso a Dublino (Irlanda), il 6 e 7 dicembre. Nel suo discorso l’Arcivescovo ha ricordato che “Tra le libertà fondamentali, il diritto alla libertà di religione occupa un posto preminente per la Santa Sede. L’Ocse ha sempre messo in evidenza il contributo positivo dato dalle comunità religiose alla società. In questo senso, l’attività dell’Ocse ha assicurato che il dibattito pubblico dia spazio a punti di vista ispirati da una visione religiosa in ogni sua dimensione, compresi il rito, il culto, l’educazione, la diffusione di informazioni e la libertà di professare e di scegliere la propria religione”. “Di fatto, i diritti associati alla religione hanno tanto più bisogno di protezione quanto vengono considerati in contrasto con un’ideologia secolare prevalente o con posizioni religiose maggioritarie di natura esclusiva. La piena garanzia della libertà di religione non può essere limitata al mero libero esercizio del culto, ma occorre dare la giusta considerazione alla sua dimensione pubblica, e quindi alla possibilità che i credenti svolgano la loro parte nella costruzione dell’ordine sociale”.

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