Il Papa scomodo di Fabrizio Cannone | Corrispondenza romana

(di Federico Catani) La bibliografia su papa Pio IX è sterminata, ma nessuno finora si è occupato specificamente della sua vicenda agiografica. A questa carenza ha sopperito il prof. Fabrizio Cannone con il suo Il Papa scomodo. Storia & retroscena della beatificazione di Pio IX(Edizioni Ares, pp. 440, € 24, prefazione di Roberto de Mattei). Cannone, dopo aver esaminato la vita dell’ultimo Papa Re e messo in luce soprattutto la santità dell’uomo Giovanni Maria Mastai Ferretti, affronta tutta la storia del suo lungo, tortuoso e discusso processo di canonizzazione che, specie negli anni seguenti al Concilio Vaticano II, è stato motivo di scontro tra gli ambienti progressisti (contrari) e quelli conservatori (favorevoli).

La vasta fama di santità di Pio IX e la corrispondente devozione alla sua figura erano già grandi durante la vita e ancor di più al momento della morte. Non è un caso che già immediatamente dopo il decesso del Pontefice le lettere per il riconoscimento della sua santità furono numerosissime. Particolarmente attivi in tal senso gli ambienti dell’intransigenza cattolica, che poi confluirono nel grande movimento antimodernista. Questa corrente di pensiero, col suo desiderio di «ricostruire una societas christiana ispirandosi al modello della cristianità medioevale, fu un appoggio stabile e sicuro alla causa di canonizzazione di Pio IX» (p. 303), visto indubbiamente come simbolo di un certo modo di intendere la Chiesa.

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