Il Parlamento spagnolo pronuncia il primo“sì” | Da Porta Sant’AnnaDa Porta Sant’Anna

religione

 Se fino a poco tempo fa in Spagna, con il governo Zapatero, nelle scuole la religione era una materia facoltativa e facilmente sostituibile con un’altra disciplina, ora, con l’attuale Parlamento, la religione dovrebbe tornare ad essere “materia ordinaria”. Con il suo primo sì, il Parlamento spagnolo ha infatti non soltanto reso l’ora di religione obbligatoria nelle scuole sia statali che non, ma ha anche stabilito che essa è una materia curricolare alla stessa stregua delle altre discipline, e che quindi conterà “a tutti gli effetti” nelle valutazioni annuali di ogni alunno.

Alla base del progetto di riforma vi è il documento redatto nel 2011 dai vescovi della Conferenza Episcopale Spagnola, reso pubblico solo lo scorso 20 maggio: “Orientamenti pastorali per il coordinamento della famiglia, della parrocchia e della scuola nella trasmissione della fede”. Nel documento, che accoglie le indicazioni dell’attuale Papa emerito Benedetto XVI sulla cosiddetta “emergenza educativa”, si afferma che la materia “religione cattolica” deve conservare la sua autentica dimensione evangelizzatrice nonché di trasmissione e testimonianza di fede.

L’insegnamento della religione cattolica è sempre del resto stato considerato come una materia “diversa” e non è stato quasi mai recepito come una disciplina scolastica a tutti gli effetti in quanto trattasi di una proposta culturale offerta a tutti, credenti e non. Infatti la religione, anche se è indirizzata in particolare ai credenti, comunque costituisce un insegnamento che va oltre le personali scelte di fede; è una disciplina che si dà valore alla crescita della persona ma, al contempo, comprende la realtà in cui siamo inseriti nella sua totalità. L’insegnamento della religione cattolica si assume infatti l’impegno di aiutare lo studente a maturare una posizione personale in materia religiosa, coerente e rispettosa anche verso le posizioni degli altri.

 

Maddalena Mazzone

Fonte: Il Parlamento spagnolo pronuncia il primo“sì” | Da Porta Sant’AnnaDa Porta Sant’Anna.

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