Il perfetto é nemico del bene, di Israele e dei cristiani

di Andrea Tedesco

L’Islam minaccia la Cristianità sin dalle sue origini, ma da dove arriva l´attuale propensione occidentale e dei cristiani ad agire da dhimmi, e quindi da potenziale cavallo di Troia, che rende l´Islam oggi piú pericoloso che mai?

Dietro questa tendenza alla dhimmitudine potrebbero nascondersi l´idealismo, il perfezionismo, gli esagerati sensi di colpa delle societá occidentali.

In Italia e nel mondo, il Papa, Magdi Cristiano Allam, Silvana de Mari sono tra le poche voci che si alzano puntualmente a difesa dei nostri fratelli cristiani oppressi.

Non é sorprendente la raritá delle iniziative a favore dei cristiani? Non é paradossale in una societá ricca di paladini dei diritti umani?

A titolo di esempio, il nostro ministro Riccardi, proprio in qualitá di “fondatore della Comunità di S. Egidio, paladino del dialogo con gli islamici, fautore del riconoscimento della cittadinanza agli stranieri nati in Italia, promotore della concessione del permesso di soggiorno a clandestini e irregolari”, avrebbe dovuto giá da tempo agire in difesa dei cristiani perseguitati nel mondo, perlomeno con la stessa passione ed efficacia con cui si é prodigato a favore degli appartenenti ad altre religioni e culture. E come lui, avrebbero dovuto agire i tradizionali campioni dei diritti umani: le associazioni cattoliche, sempre cosí sensibili alle sofferenze dei popoli dell´Africa, Gino Strada e compagnia bella, ma, quando si tratta dei cristiani, le attenzioni per chi appartiene al Terzo Mondo si riducono drammaticamente, sebbene anche i cristiani perseguitati spesso vi appartengano.

L´uso di due pesi e due misure non é mai stato piú evidente: da un parte i musulmani, coccolati, dall´altra i cristiani, trascurati.

Eppure sono proprio i musulmani i principali carnefici dei cristiani, semmai dovrebbe accadere il contrario: come mai tutta questa simpatia verso i carnefici e disattenzione verso le loro vittime?

É facile spiegare questo paradosso se ipotizziamo che sia i musulmani, sia i paladini dei diritti umani, indipendentemente dal loro credo religioso, identifichino i cristiani con l´occidente, e che entrambi disprezzino l´occidente, anche se non esplicitamente i cristiani, sebbene per ragioni diverse.

In effetti, secondo gran parte delle associazioni per i diritti umani, dei giornalisti, e dei cristiani di sinistra, la Jihad contro l´occidente e i cristiani sarebbe responsabilitá dell´occidente stesso: il prezzo da pagare per il colonialismo, l´imperialismo, lo sfruttamento del Terzo Mondo, la comprensibile punizione dei ricchi per mano dei poveri.

I migliori tra noi, le nostre migliori menti, faticano ad accettare l´esistenza di persone diverse da loro, seguaci di una pseudoreligione ostile ai principi e valori occidentali e cristiani. Pertanto, proiettando schemi mentali e culturali occidentali su una cultura aliena, danno per scontato che gli islamici odino l´occidente per ragioni analoghe o correlate a quelle per cui loro stessi lo criticano e a volte demonizzano, cioé per le sue imperfezioni.

Poco importa che la cronologia delle persecuzioni contro i cristiani e gli attacchi all´occidente, anteriori alle presunte colpe dell´occidente contro il Terzo Mondo, smentisca apertamente questa supposizione.

É irrilevante che gli stessi musulmani in piú occasioni abbiano rivendicato e rivendichino le reali motivazioni della loro aggressione durante i sermoni del venerdí.

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