Il popolo di Francia contro i matrimoni gay: Europa risvegliati! – Prolife News

Le marce europee per la Famiglia e per la Vita

L’Europa ha dimenticato le proprie radici cristiane, le radici della propria cultura e della propria civiltà. Volendo sistematicamente eliminare la religione dal proprio orizzonte crede di conquistare delle libertà nuove. Molti paesi europei hanno varato leggi sbagliate su vita, famiglia, libertà, non crescono in civiltà più umana e solidale, semmai più individualista e più regressiva (…) Siamo vicini al baratro. L’Italia non deve prendere esempio da queste situazioni che hanno esiti estremamente pericolosi. Non seguiamone le orme” (Card. Angelo Bagnasco, intervento al Convegno “Famiglia: risorsa per la Chiesa, risorsa per la società”, 3 Febbraio 2013)

Quando il Presidente della CEI pronunciò queste parole, l’Assemblea nazionale francese aveva appena approvato, con 249 voti favorevoli e 97 contrari, dopo un lunghissimo dibattito e la discussione di centinaia di emendamenti, l’Art. 1 del progetto di legge che legalizza i matrimoni omosessuali, norma che ridefinisce il matrimonio come “un accordo fra due persone di sesso diverso o del medesimo sesso”. L’annuncio del disegno di legge, promosso dai Socialisti e difeso convintamente dal Presidente Hollande, aveva già indotto circa 1 milione di Francesi, lo scorso 13 Gennaio, a manifestare in piazza e nelle strade di Parigi contro questo DdL e la prevedibile deriva laicista che la sua approvazione avrebbe comportato.

Il Ministro francese della Giustizia, Christiane Taubira, Relatrice del progetto di legge, ha commentato a caldo: “Siamo onorati e fieri di aver superato questa prima tappa, noi affermeremo la libertà per tutti di poter scegliere il proprio partner con cui costruire un avvenire comune, non c’è alcuna ragione che lo stato non garantisca i diritti del matrimonio“, la Russia ha minacciato di non dare in adozione i propri bambini ai cittadini francesi, David Cameron (Premier britannico e leader dei Conservatori con i quali si è scontrato fortemente al proposito) ha trovato in Francois Hollande un nuovo alleato ideale per l’approvazione definitiva del “Marriage Bill” di quasi identico contenuto, la Stampa laicista e sedicente “progressista” ha cantato vittoria, il Senato francese e la Camera dei Lords hanno visto i rispettivi proponenti e difensori dei progetti riprendere con grande impegno il lavoro alla ricerca di voti che serviranno, in Aprile, a creare quella maggioranza che, specialmente in Francia, è per il momento molto lontana dall’esistere, per l’approvazione definitiva del progetto.

Intanto, le Famiglie francesi non si sono arrese: riconoscendo in questo disegno di legge una fortissima e concreta minaccia all’integrità del matrimonio e della famiglia, alla crescita sana e integrale dei figli e, quindi, all’intera società, hanno organizzato per lo scorso 24 Marzo un’altra grande manifestazione popolare che ha visto sfilare per gli Champs Elysées 1 milione e 400mila Francesi, in quegli stessi Campi Elisi da cui la Francia aveva ascoltato a gran voce invocare Liberté, Fraternité, Egalité: dove sono ora, di fronte a tale progetto di legge, la fraternità, l’eguaglianza e, soprattutto, la libertà che non è la possibilità di fare ciò tutto ciò che si può e si vuole, ma che implica la premessa di volere e potere solo tutto ciò che è lecito e giusto, secondo il Diritto naturale e il rispetto integrale della persona umana e delle sue forme associative basilari?

“Parigi chiama Roma”, hanno intitolato alcune testate giornalistiche italiane: il prossimo 13 Maggio la Capitale della Storia e della Cristianità vedrà sfilare la terza “marea umana pro life”, in un clima sociale e politico quanto mai confuso e dove Valori e Diritti della persona umana sono gravemente minacciati, in spregio non solo a credenze religiose, umane e confessionali, ma alla stessa Carta Costituzionale  il cui Art. 29 “riconosce” (quindi, non crea né modifica, ma ri-conosce, come immutati ed esistenti) “i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio” e il matrimonio “è ordinato sull’eguaglianza morale e giuridica dei coniugi, con i limiti stabiliti dalla legge a garanzia dell’unità familiare”.

Parigi chiama Roma. E a Roma, da meno di un mese, il Vicario di Cristo è Papa Francesco che, allora Cardinale Arcivescovo di Buenos Aires, ebbe in molte occasioni modo di difendere strenuamente i Valori della Famiglia fondata sul matrimonio fra un uomo e una donna, specifica definizione fino a qualche anno fa nemmeno necessaria, nemmeno in Italia. Nel Giugno del 2010 il Card. Bergoglio indirizzò una lettera (il cui testo originale riportiamo al termine di questo articolo) ai quattro Monasteri carmelitani di Buenos Aires, dopo che il Senato argentino si espresse favorevolmente in favore di una legge su matrimonio e adozioni omosessuali: Egli chiedeva alle Suore carmelitane di pregare perché “è in gioco qui l’identità e la sopravvivenza della famiglia: padre, madre e figli. E’ in gioco la vita di molti bambini che saranno discriminati in anticipo (…) E’ in gioco il rifiuto totale della legge di Dio, incisa anche nei nostri cuori”, arrivando a parlare di “invidia del Demonio” che “cerca astutamente di distruggere l’immagine di Dio, cioè l’uomo e la donna che ricevono il comando di crescere, moltiplicarsi e dominare la terra”. “Non siamo ingenui”, concludeva il Cardinale di Buenos Aires, “questa non è semplicemente una lotta politica, ma è un tentativo distruttivo del disegno di Dio. Non è solo un disegno di legge (questo è solo lo strumento), ma è una mossa del padre della menzogna che cerca di confondere e d’ingannare i figli di Dio, confondendo perfino persone di buona volontà”.

Parigi chiama Roma: Roma, tutta, risponda.

di Federica Mancinelli

Fonte: Il popolo di Francia contro i matrimoni gay: Europa risvegliati! – Prolife News.

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