In Egitto e Usa arriva la fatwa contro i copti – Vatican Insider

Nella polemica sul film “blasfemo” rischia di essere pesantemente coinvolta l’intera comunità. Per monsignor Paul, vescovo della Chiesa copto-ortodossa d’Egitto il video è un “atto diabolico”

Raffaele Guerra

Nader Fawzy è l’attivista della comunità copta ortodossa canadese accusato, insieme a Jacques Attalla, di essere l’autore di “Innoncence of Muslims”, il film amatoriale su Maometto che, nelle ultime settimane, ha infuocato le comunità islamiche, portando all’omicidio dell’ambasciatore USA in Libia. Rigettando ogni accusa, Fawzy ha dichiarato di temere per se stesso e per la propria famiglia, e ha chiesto una protezione speciale dal governo canadese. Su di lui, infatti, pende la fatwa lanciata da diverse autorità religiose islamiche, senza contare il mandato di arresto lanciato dal governo egiziano contro diversi membri delle comunità copte ortodosse negli USA e in Canada, sospettati di aver preso parte alla realizzazione del film.

Intanto, è sempre più difficile la posizione della comunità copta negli USA: il vescovo Serapion della Diocesi di Los Angeles, Sud California e Hawaii ha condannato il film. Qui, a trovarsi nel mirino è Nakoula Basseley, identificato dalle autorità federali statunitensi come uno degli autori. Basseley è un fedele della comunità copta ortodossa di Bellflower, poco distante da Los Angeles. Il vescovo, in alcune dichiarazioni alla Associated Press, ha rigettato ogni accusa di coinvolgimento della comunità a cui è a capo, alludendo, però, a “responsabilità individuali”. Dichiarazioni di condanna contro il film “incriminato” sono arrivate anche dal vescovo Angaelos, a capo della comunità copta nel Regno Unito.

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