In Francia vogliono la festa nazionale della laicità | Libertà e Persona

I francesi, si sa, sono sufficientemente snob per proporre la “Festa Nazionale della laicità”, un occasione che vorrebbero fissata sul calendario. Per legge.

Questi sono gli auspici dell’ormai famoso Osservatorio della laicità voluto dal governo Hollande che vorrebbe appunto una giornata in cui “ricordare pubblicamente che cosa è la laicità, in quanto fondata sulla separazione tra stato e chiesa, e che assicura la parità repubblicana garantendo a tutti la libertà di credere o non credere”. La data di questa laicissima festività dovrebbe essere fissata, non a caso, il giorno 9 dicembre, in ricordo di quel 9 dicembre 1905 in cui fu siglata la legge di separazione tra chiesa e stato.

Il giorno successivo alla festività, sempre secondo l’Osservatorio, si dovrebbe dare lettura in tutte le classi scolastiche della famigerata Carta della laicità lanciata dal ministro Pellion, Carta che ha già sollevato un bel polverone al momento dell’avvio dell’anno scolastico francese.

Ma i discendenti di Robespierre non si accontentano della loro laicissima festività, vorrebbero anche cancellare un po’ di feste cristiane del calendario, ad esempio Pentecoste e Ognissanti, per rendere il calendario più ecumenico e liberale. Per questo propongono di sostituirle con quelle di altre religioni, come ad esempio la festa ebraica dello Yom Kippur o la fine del Ramadan per i mussulmani. Pierre Bergè, co-proprietario del quotidiano Le Monde e polemista molto attivo sul tema, ha dichiarato di essere “per la soppressione integrale di tutte le feste cristiane. Non ci sono solo cristiani in Francia – ha aggiunto – Ci sono molti mussulmani, molte altre religioni. Perché non tenerne conto?”.

Alcuni intellettuali d’oltralpe cominciano però ad interrogarsi su cosa resta della Francia e dei francesi. Un libro che sta scalando le classifiche è quello del filosofo Finkielkraut, il titolo è tutto un programma: “L’identità infelice”. Riferendosi in particolare al tema dell’immigrazione il filosofo, ex-sessantottino, parla chiaro e dice che “la Francia ha una lingua, la Francia ha una cultura, la Francia ha usanze che è legittimo chiedere ai nuovi arrivati di rispettare”. Eppure il laicismo spinto del governo Hollande sembra procedere inesorabile sulla via di un totale appiattimento delle differenze, sacrificate al mito dell’uguaglianza.

“La laicità non si basa sulla tolleranza delle differenze – dichiara, infatti, il deputato Jean-Cristophe Lagarde –ma sull’uguaglianza dei cittadini”. Ci sarebbe da chiedersi di quale uguaglianza si tratta visto che non si parla tanto di libertà religiosa, quanto dell’imposizione per legge dell’assoluto della libertà di coscienza, senza però porre alcun riferimento se non la coscienza stessa. Un gatto che si morde la coda, un tentativo neanche troppo malcelato di relegare nell’intimo ogni trascendenza.

Come ha scritto Papa Francesco nell’esortazione apostolica Evangelii Gaudiumun sano pluralismo, che davvero rispetti gli altri ed i valori come tali, non implica una privatizzazione delle religioni, con la pretesa di ridurle al silenzio e all’oscurità della coscienza di ciascuno”.

In fondo non occorre andare molto lontano per capire che l’appiattimento delle differenze è una decadenza della cultura, delle proprie radici. Il giorno in cui osservando una delle nostre cattedrali, o leggendo la Divina Commedia, ci appariranno estranee, perfino fastidiose, allora della nostra cultura, della nostra identità, sarà rimasto ben poco.

Ma si può andare ancora oltre. La società non si fonda su di una semplice coesistenza, né sulla indiscriminata apertura a tutte le differenze, ma su di un complesso di convinzioni che danno senso all’esistenza politica, ciò che conferisce significato a giuramenti e contratti, doveri e diritti. Si tratta di certe verità senza le quali non ci sono più valori assoluti, ma rimane solo una triste processione laica da svolgersi un qualsiasi 9 dicembre per le vie di Parigi.  (La Voce di Romagna, 28/11/2013)

Fonte: In Francia vogliono la festa nazionale della laicità | Libertà e Persona.

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