“Non solo nei paesi dove ci sono movimenti fondamentalisti come nel mondo islamico o indiano ma anche nelle nostre avanzate democrazie occidentali dove vengono discriminate le persone che vogliono esprimere la propria fede o le proprie convinzioni”.
E’ secca e dura la dichiarazione sulla discriminazione tra i cristiani, emersa nei giorni scorsi da un seminaraio di studio tra la Chiesa Cattolica e quella Ortodossa, promosso ad Istanbul (Turchia) proprio sulla libertà religiosa. “Io non metterei in contrapposizione la laicità e la libertà religiosa, perché la Chiesa è per la laicità”, – afferma monsignor Roland Minnerath, arcivescovo di Dijon, in una intervista rilasciata al Sir – “È per una laicità positiva che è distinzione dei compiti tra religione e politica. È un’esigenza stessa della Chiesa: siamo noi a chiedere la separazione dei due ambiti, politico e religioso”.
“Ma non possiamo fare leggi qualsiasi”, – conclude- “Se si fa una legge qualsiasi che non rispetta la dignità della persona, non è libertà. La libertà viene protetta dal nostro riferimento alla legge naturale, cioè ad una normativa che non è iscritta nei testi giuridici ma nell’essere umano e alla quale i testi giuridici devono ispirarsi. E questo è il lavoro dell’intelligenza umana, del dibattito, della ragione, della cultura. La legge naturale sorge dal confronto tra le idee quando sono espresse in modo obiettivo e chiaro”.
Fonte: In Occidente cristiani sempre piu’ discriminati – Da Porta Sant’Anna.