INDIA Andhra Pradesh, nel tempio indù di Tirumala è legale violare la libertà religiosa

di Nirmala Carvalho

Un’ordinanza del 2007 vieta la diffusione di altri credo in tutta la zona. Tre cristiani sono stati arrestati con l’accusa di possedere materiale per fare propaganda. Nelle loro case, l’autorità del tempio ha trovato poster e manifesti a sfondo cristiano. Global Council of Indian Christians denuncia l’incostituzionalità del provvedimento.

Mumbai (AsiaNews) – Sulle colline dei templi indù di Tirumala (Andhra Pradesh) è legale “violare uno dei diritti fondamentali della Costituzione indiana: quello della libertà religiosa”. È la denuncia di Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), dopo l’arresto di tre cristiani da parte del Tirumala Tirupati Devasthanams (Ttd), autorità che gestisce la zona. Gli uomini sono accusati di propaganda religiosa, un’attività proibita da un’ordinanza del 2007, che vieta la propagazione di altre religioni nei luoghi di culto e di preghiera di Tirumala.

Gli arrestati – Eswaraiiah, Krishnamma e Yasodamma i loro nomi – facevano parte del Ttd, ma sembra che nessuno sapesse della loro fede cristiana. Il 23 luglio scorso, in base a una soffiata, membri della vigilanza del Ttd hanno perquisito le case dei tre, e vi hanno trovato poster, manifesti e altro materiale sul cristianesimo. Gli uomini sono stati subito arrestati e interrogati, con l’accusa di essere coinvolti in attività missionarie. Per il momento, sono stati sospesi dall’organismo con effetto immediato, ma potrebbero andare incontro anche al carcere.

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