INDIA Corte suprema: Nuove indagini sulle violenze anticristiane di Kandhamal – Asia News

di Nirmala Carvalho

Il più alto tribunale indiano chiede conto all’Orissa delle numerose assoluzioni legate ai pogrom del 2008. Su 185 processi, solo 64 condanne e tutte per reati minori. Nessuna sentenza per omicidio, stupro, saccheggio, incendio doloso. Un rapporto compilato da una ong ha spinto la Corte suprema ad agire

Mumbai (AsiaNews) – La Corte suprema dell’India ha inviato una nota a governo, polizia e ufficio investigativo dell’Orissa, per chiedere spiegazioni sull’alto tasso di assoluzioni nei casi relativi ai pogrom anticristiani di Kandhamal (2008). I giudici RM Lodha e AR Dave hanno dato otto settimane di tempo al chief minister Naveen Patnaik e ai suoi ministri per rispondere alle accuse della ong “Iniziativa per la giustizia, la pace e i diritti umani”. Secondo il gruppo, su 185 processi ben 121 si sono risolti con assoluzioni, e le 64 condanne riguarderebbero reati minori, mentre gli accusati di omicidio, stupro, incendio doloso e razzia sarebbero a piede libero. Per Sajan George, presidente del Global Council of Indian Christians (Gcic), la mossa della Corte suprema “dà nuova speranza alle famiglie delle vittime di Kandhamal, che da quattro anni soffrono e chiedono giustizia”.
L’ong ha presentato i risultati delle proprie ricerche alla Corte suprema nel maggio scorso, chiedendo di avviare nuove indagini e processi fuori dall’Orissa. Secondo Pallav Sisodia, consulente legale del gruppo, vi è stato un fallimento sistematico e deliberato delle indagini, che al momento del processo ha portato alla mancanza di prove e testimonianze. Inoltre, in diversi casi i testimoni oculari sono stati sfruttati a vantaggio dei colpevoli.

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