Intervista a Franco Previte, Cristiani per Servire, “Stress in Italia”

di Redazione Sordionline

La Redazione di “Sordi on line” ha richiesto al Presidente di “Cristiani per servire “ Franco Previte sulla continua prosecuzione delle Istituzioni a voler porre nel silenzio e nel disinteresse i danni prodotti da coloro che sono sofferenti per la malattia mentale, nonostante i numerosi episodi di follia quotidianamente riportati dai mass media e sui tagli alla bistrattata Sanità Pubblica.

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Quanto avviene, dunque, continua ad imperversare quale una piaga sociale, per risolvere la quale non bastano le sole parole .

Ora si fa sempre più pressante, anche alla luce di quanto pare, che si voglia compiere un spending review ( revisione della spesa pubblica) circa le ventilate ipotesi di taglio nella Sanità e necessariamente anche dei posti letto negli Ospedali, che ricordiamo l’ Associazione ha inoltrato da tempo una Petizione, che ha suscitato un grande interesse nell’opinione pubblica.

 

D. Le chiediamo, Signor Presidente, i mass media nazionali ed anche a livello internazionale hanno  evidenziato questa situazione, ma di che cosa si tratta ?

 

R. E’ una “provvedimento” che risale da tempo e  se quanto avvenisse, a pagare questa “trovata” sarebbero soprattutto persone disabili, anziane, in fin di vita, pazienti che data la loro patologia abbisognano di cure prolungate e costose, che in nome del superiore concetto del risparmio si voglia sacrificare. Quindi molto contrari alla ipotesi di taglio dei posti letto negli ospedali, anche perché sono scarse le Residenze Sanitarie Assistite .

Quanto si dice nel decreto del Ministro della “Sanità e Sviluppo”, lo avevo previsto nel  budget del ricoverato, fin dal lontano 30 ottobre 2009 con Petizione, come Lei ha ricordato, al Senato della Repubblica ed alla Camera dei Deputati e quindi  ci devono dire la verità !

Questa espressione di “budget del ricoverato” come ho espresso, si basa su episodi che, pare, siano avvenuti in certi ospedali del n/s Paese, ma se tali costituiscono una triste realtà e pare voler imporre nel nome del risparmio limitazioni al diritto alla vita ed alla salute dei cittadini, possibilmente portando alla disumanizzazione del rapporto sociale.

E’ una possibile “forma” che  non trova riscontro nelle regole statutarie, comunque, pare, che si possa trovare in alcun politiche sanitarie regionali e questa “innovazione”preoccupa la gente.

Non voglio pensare che si faccia a parole come faceva Lucrezio, poeta latino, che suggeriva ai medici per convincere pazienti riluttanti a bere una medicina amara a cospargere il bordo del calice con miele in maniera che il malato imbevesse il farmaco .Ma la mancata risposta, a tutt’oggi luglio 2014, da parte del Parlamento, ci sembra, che con le possibili diminuzioni dei posti letto negli ospedali, sia una “forma” di eutanasia mascherata, la quale potrebbe essere un atto teso ad eliminare persone inabilitate, come avveniva nell’Antica Grecia, dove bambini e persone invalidate venivano scaraventate fuori dalle mura delle città, aggiungo che non vorrei che si mettesse in pratica negli Ospedali, quel detto : “dont’resuscitate order (ordine di non rianimare)

Comunque il Patto per la Salute edito dal Ministero della Salute vuole essere un Servizio Sanitario Nazionale rigoroso, ma deve essere altrettanto fermo e con norme chiare che siano una espressione di rispetto dei cittadini e non chiacchiere al vento !

 

  1. Ma quali conseguenze potrebbe portare ai cittadini  quel “budget del ricoverato” ?

 

R. Questa “invenzione economica” ci porta ad una profonda riflessione :

a.) se un medico si trova di fronte ad una donna che sta per partorire ed al momento della nascita del bambino/a si verificano delle difficoltà e deve prendere una decisione : chi salva il bambino/a o la madre ?  Certamente si pensa alla madre !

Ma può avvenire che il bambino/a sia malformato, sconosciuto dagli accertamenti clinici e sia in pericolo di vita : perché salvare il bambino/a, quando la madre, per ogni possibile ragione, è fuori pericolo !

b.) Se un medico si trova di fronte  ad un 30/40enne ed un 70/85enne ambedue malati, chi salva ?  Certamente si pensa al 30/40enne .

Ma può avvenire che il 30/40enne sia minato da una malattia posseduta dalla nascita, oppure non riconosciuta o all’ultimo stadio, perché salvarlo quando il 70/85enne gode ottima salute ?

Mi domando e richiedo : dove è scritto, quale è la legge che attesta, impone e sanzioni dove sono, come sono e quali devono essere le persone da salvare ?

La vita è un donoconcesso dalCreatore ritenuta tale per il cristiano, desiderio di vivere direi pressante, per il laico e per il genere umano.

Ora nell’era della trasgressione più sfrenata e dall’egoismo più marcato, è vero quel “budget del ricoverato” ?

Questo se risponde a verità, allora è pura eutanasia, una mina vagante nella cultura popolare, che comincia ad immaginare un cinismo ed egoismo che si va insinuando nelle Istituzioni e ci fa pensare che la vita, è un bene solo se siamo sani e che i malati a qualunque condizione di salute si trovano, sono da eliminare dal contesto civile !

Perché “spegnere” la vita a coloro che sono di fronte a disagi ed a sofferenze infinite, mentre si cerca di legalizzare, con un escamotage, la “eliminazione” di disabili fisici, handicappati mentali, anziani non autosufficienti, malati terminali, presupponendo in nome del risparmio di farli morire nel “lazzaretto dei dimenticati”.

Molto significativa è la “lezione” che ci viene dal Manzoni nei “Promessi sposi” dove, don Rodrigo, l’uomo potente e temuto dai suoi bravi, quando è colpito dalla peste e nonostante le minacce e le suppliche di quanto gli stavano attorno, viene “abbandonato” nel “lazzaretto dei dimenticati”.

Interpretando il pensiero dell’opinione pubblica, abbiamo ritenuto urgente, non appena si vociferava che nelle corsie ospedaliere si restringessero i tempi di giacenza per tutti i pazienti, di “lanciare” un appello, la Petizione, alle Autorità Pubbliche, cioè, Senato, Camera Ministro della Salute e SSN onde chiarire, ripeto, se quanto supposto sia vero, ma a tutt’oggi 20 ottobre 2012 non ci perviene alcuna comunicazione in proposito.

Aspettiamo una urgente risposta dai due Consessi Parlamentari.

  1. Le facciamo una domanda indiscreta sulla politica, come vede la nuova legge elettorale ?

R. Sui tempi brevi per la riforma della legge elettorale, che sarà incarnata al Parlamento, dicono, entro l’estate, sono del parere che necessita una buona legge che dia al cittadino la facoltà di scegliere coloro che diano fiducia, in soli due blocchi politici, non per “soffocare”, ma dato il tempo trascorso che sia di facile governabilità e non come il passato .

Fonte: Intervista a Franco Previte, Cristiani per Servire, “Stress in Italia”.

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