Iran: cristiano Abedini scomparso. La famiglia teme per lui | Tempi.it

ennaio 26, 2013 Leone Grotti

Arrestato a settembre, Saeed è nelle mani di un «giudice spietato» accusato di proselitismo. La famiglia non sa più se si trova ancora in prigione, i giudici gli hanno impedito di assistere al processo.

È cominciato in Iran il processo al cristiano Saeed Abedini, americano di origini iraniane detenuto nelle prigioni di Teheran da settembre e che rischia di essere impiccato. L’uomo, sposato con due figli e musulmano convertito, è stato arrestato per la prima volta nel 2009 dopo essere tornato nel suo paese per un viaggio. Costretto a firmare un figlio dove si impegnava a non fare proselitismo, dopo diversi altri viaggi in Iran, durante i quali ha anche fondato un orfanotrofio, a settembre 2012 è stato arrestato ancora con l’accusa di avere violato il documento.

CRISTIANI INTERROGATI. L’uomo ora si trova nel Braccio 26 della Corte rivoluzionaria di Teheran e sarà giudicato da Pir-Abassi, conosciuto come un «giudice spietato». Alle prime udienze del processo né Saeed né il suo avvocato hanno potuto partecipare, mentre cristiani venivano portati in aula e interrogati. Tra le domande, il giudice chiedeva se si fossero convertiti al cristianesimo per “colpa” di Saeed e se l’orfanotrofio sia stato fondato con capitale straniero.

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