Irlanda, condanna senza appello dei vescovi alla proposta di legge sull’aborto – Vatican Insider

Il governo di Dublino vuole regolamentare il vuoto legislativo. La chiesa cattolica in rivolta

Alessandro Speciale

“Un cambiamento drammatico e moralmente inaccettabile alla legge irlandese” che “renderebbe l’uccisione volontaria diretta di un bambino non ancora nato legale”: è la condanna senza appello emessa dai vescovi irlandesi contro il disegno di legge sull’aborto presentato dal governo di Dublino martedì scorso.
La decisione di legiferare sul tema – nell’unico Paese dell’Unione Europea insieme a Malta dove l’interruzine di gravidanza è completamente illegale – è arrivata dopo il caso di Savita Halappanavar. La donna, una dentista 31enne di origine indiana, è morta lo scorso ottobre all’Ospedale di Galway per un’infezione al sangue, dopo che aveva chiesto di interrompere la gravidanza alla diciassettesima settimana. I dottori avevano scoperto che stava per abortire spontaneamente ma si erano rifiutati di rimuovere il feto perché il suo cuore continuava a battere.
Il caso aveva suscitato scalpore in Irlanda e anche la Chiesa si era sentita chiamata in causa, spiegando che la difesa della vita della madre è sacra anche per i cattolici. Ma i vescovi avevano subito messo le mani avanti, dicendosi contrari ad ogni tentativo di regolare la questione dell’aborto al di là del divieto esplicito contenuto nella Costituzione irlandese dal 1983. Nel 1992 la Corte suprema ha stabilito un’unica eccezione: che l’interruzione potesse essere praticata nei casi in cui fosse “reale e sostanziale” il rischio per la vita della partoriente.
Per il vuoto legislativo sulla questione dell’aborto, l’Irlanda è finita nel 2010 nel mirino della Corte europea dei diritti dell’uomo. Si calcola che ogni anno circa 6mila donne irlandesi vanno ad abortire nel Regno Unito. Per Enda Kenny, il primo ministro del partito di maggioranza Fine Gael, di centrodestra, il disegno di legge colma questo vuoto ma “non cambierà la legge irlandese sull’interruzione della gravidanza”.
La proposta di legge governativa prevede la possibilità di interrompere la gravidanza nel caso la vita della donna incinta risulti in grave in pericolo o nel caso di un suo possibile suicidio – in questo caso una commissione di tre medici dovrà stabilire unanimemente che il suicidio può essere evitato solo con l’interruzione di gravidanza. Condizioni estremamente limitate che però non hanno convinto i vescovi: la legge, scrivono nel loro “Parere preliminare”, sarebbe “irrilevante per assicurare che le donne ricevano le cure salvavita di cui hanno bisogno durante la gravidanza”.
I vescovi temono anche che la legge possa imporre agli ospedali cattolici l’obbligo di praticare aborti, anche se non vengono forniti ulteriori dettagli. Contro la proposta di legge, i vescovi terranno domani, 4 marzo, una vigilia di preghiera “per le madri e i loro figli non nati” al santuario mariano di Knock.

Fonte: Irlanda, condanna senza appello dei vescovi alla proposta di legge sull’aborto – Vatican Insider.

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